Calcio dilettanti, De Agostini: «Tornare in campo è un segnale di ripartenza»
Il tecnico pordenonese d’adozione, alla guida del Portogruaro, è favorevole alla ripresa
Una parte del calcio dilettantistico riparte. E’ la nuova Eccellenza ridotta e accorpata, nata dalla volontà di chiudere la stagione da parte di dieci club veneti e friulani (in quest’ultimo caso Pro Gorizia e San Luigi) nonostante i problemi legati al Covid-19.
PRONTI VIA Si ricomincia il 18 aprile con nove partite in tutto: un mini-torneo da cui uscirà la partecipante al girone C di serie D 2021-2022.
Al via anche il tecnico pordenonese d’adozione Stefano De Agostini, ex Azzanese, Sacilese e Tamai, che guida il Portogruaro. Ex centrocampista professionista di Reggiana, Napoli e Atalanta, è stato ed è favorevole alla ripartenza, tanto discussa da parte della maggioranza della società di questo livello.
«Sì - ammette - perché non vedo il mondo del calcio come un potenziale focolaio. Ci sono delle regole, che se si rispettano fermamente portano a chiudere la stagione. Abbiamo e avremo la fortuna di essere sottoposti a tampone ogni settimana: giocherà ogni partita chi, in quel momento, ha la consapevolezza di non avere contratto il virus».
E’ ciò che succede nel calcio ad alto livello: c’è un protocollo da seguire e lo si porta avanti. «E’ chiaro che non potevamo ripartire alla cieca - continua -. In questo senso la nostra società è sempre stata molto attenta e anche quando ci allenavamo individualmente ci sottoponeva a controlli. A mio parere il fatto che torniamo in campo rappresenta un segnale di ripartenza».
BIG PER IL SALTO Il Portogruaro sarà una delle formazioni favorite alla vittoria di questo mini-torneo, tuttavia De Agostini tiene alta la guardia: "Con noi ci sono anche Giorgione, Calvi Noale, San Donà - spiega -. Non sarà facile e per certi versi sarà un campionato molto particolare e difficile: non si può sbagliare e le incognite sono tante, in quanto è la prima volta che affrontiamo una cosa di questo tipo. In più giocheremo sino a giugno, col caldo. Per tutti sarà sicuramente stimolante visto che è una novità».
Dalla prossima stagione, almeno questa è la speranza, bisogna ricominciare normalmente. Sarà fondamentale anche per i giovani, ancora ai box. «Per loro sarà necessario - afferma il tecnico -. Mi auguro in questo senso che tra maggio e giugno possano disputare almeno qualche torneo. E’ un’età importante per l’apprendimento e, più stanno fermi, più possono perdere la voglia di stare al campo e di giocare. Gli allenamenti sono sempre più importanti, quindi confido che per loro possa essere fatto qualcosa. Ne va anche dello sviluppo del nostro calcio».
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