Una varietà di attrattive che si riconducono al fascino di un ambiente senza uguali
Al Parco delle Dolomiti Friulane
Nelle recenti giornate della grande calura estiva, il paesaggio delle nostre Dolomiti, uniche in Europa per la loro caratteristica di ambiente incontaminato, rappresentavano un invitante richiamo con la fresca ombra dei folti boschi, le distese morbide dei prati e la ricchezza di acque che assumono svariate tonalità di verde e di azzurro.
Unico e riposante il susseguirsi di mutevoli paesaggi, la possibilità di passeggiate di impegno variegato, perlopiù adatte a famiglie con bambini, ma rispondenti anche alle aspettative di provetti scalatori che puntano, per fare un esempio, al Campanile della Val Montanaia. Per non dire del sentiero affascinante della Valcellina dove si può ammirare il canyon scavato dal torrente omonimo.
Tragicamente unica, poi, la diga del Vajont, testimonianza di un evento che mantiene nel tempo la forza di una catastrofe incancellabile. Sopra l’estesa reliquia di dolore sono nati molti alberi contorti e irregolari, quasi a rendere meno violento l’impatto con la cruda realtà che provoca sgomento e silenzio, ma anche a esprimere un dolore che sconvolge fin nelle fibre più profonde.
Come ci spiega Rossella, disposta sempre ad accompagnarci idealmente dalla sua postazione del Centro visite di Cimolais a esplorare le molteplici e multiformi attrattive di questo territorio, lassù si estendono vallate a perdita d’occhio, boschi incantevoli e vette dolomitiche sorvolate dal possente volo delle aquile, flora e fauna tipiche della zona spesso con esemplari rari e superprotetti.
Nel parco faunistico di Pianpinedo si possono incontrare cervi, caprioli e stambecchi, mentre il sentiero botanico riserva sorprese di rari esemplari di flora alpina.
Il Parco a scuola
"Siamo andati a scuola online - prosegue la nostra guida che da alcuni anni ormai ci dispiega le bellezze e i segreti del Parco - a trovare, ad esempio, anche i bambini più piccoli per accompagnarli nel recinto faunistico proiettato sulla lime. Per i più grandi si porta nelle aule lo scenario del Vajont: qui intervengono le guide alpine e il geologo che illustra le varie tipologie di roccia.
Nel calendario della nuova stagione "reale" sono presentate varie decine di escursioni di tutte le tipologie possibili, dall’esplorazione delle grotte alle molteplici e misteriose voci del bosco. Citiamo in ordine sparso il soggiorno naturalistico in casera dopo l’escursione per raggiungerla; in caso di necessità, c’è anche una navetta oppure intervengono le guide con i loro mezzi.
Cimolais offre l’attrattiva del recinto faunistico con cervi, caprioli e camosci;
Andreis propone la visita alle voliere con l’ospedale per gli uccelli come pure la caccia al tesoro con la guida Anna. E’ molto attraente anche una esplorazione lungo il paese di Andreis con le sue numerose fontane.
A Frisanco è possibile partecipare a un’escursione fino all’azienda agricola per visitare le caprette e gustare i prodotti agricoli locali.
Da Casso, sopra la diga, è possibile vedere la frana e tutta la panoramica del monte Toc.
Fra le attrattive di maggior richiamo citiamo il ponte Tibetano nella riserva naturale del Cellina. A Barcis si può fare il giro del lago dai colori emozionanti.
Per ammirare le impronte dei dinosauri si parte dalla casera di Casavento e si raggiunge il rio omonimo. Ci spostiamo a volo d’aquila a Tramonti per ammirare le pozze smeraldine appunto dall’incredibile colore dello smeraldo.
Il Parco comprende otto comuni e ciascuno offre una particolare attrattiva tanto che l’elenco delle proposte potrebbe continuare.
E’ consigliabile consultare il Centro visite di Cimolais per una maggiore completezza di programmi. I biglietti per le varie iniziative possono essere acquistati anche su vivaticket.
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