Solidarietà ampia e diffusa nei tempi del Coronavirus
Ascolto e aiuto concreto: dalla spesa ai farmaci
Nel prolungato e ancora attuale periodo di emergenza pandemica, la solidarietà molteplice e diffusa espressa dalle nostre comunità ha creato una cintura di protezione intorno alle persone e famiglie in situazioni di vario disagio.
AZZANO DECIMO
Ad Azzano Decimo, dopo la sospensione della mensa solidale, attivata presso i locali dell’oratorio con le eccedenze della mensa scolastica, il Comune ha attivato il servizio dei pasti a domicilio.
Durante l’emergenza, in oratorio è stata organizzata la distribuzione di alimentari: alla sera, tra le 19 e le 20, oltre un centinaio di famiglie segnalate dai Servizi Sociali hanno continuato a ritirare a turno alimenti freschi in scadenza, offerti da qualche supermercato e da alcuni donatori, e vari prodotti non deperibili.
Con l’aggiunta dei generi alimentari del CSA, le borse sono state sempre ben fornite, con varietà. Enrico Drigo, responsabile dell’oratorio, continua a stupirsi per l’abbondanza di aiuti alimentari, provenienti per lo più da donatori anonimi: arrivando in sede, trova spesso la sorpresa di nuove donazioni. Attualmente la distribuzione è nuovamente affidata alla San Vincenzo. "Per particolari emergenze - ci racconta Sonia, coordinatrice di questa associazione - noi siamo stati e siamo ancora pronti a intervenire. Siamo costantemente in contatto con i Servizi Sociali anche per monitorare le situazioni più gravi: chi ha perso da tempo il lavoro si trova totalmente sul lastrico, per cui è necessario mantenere un collegamento costante per tempestivi interventi adeguati".
Fin dagli inizi della pandemia è scesa in campo la Protezione Civile: organizzata in squadre, ha sempre risposto ai bisogni della parte più fragile della popolazione, in particolare degli anziani: recapito a domicilio di spesa e farmaci prescritti dai medici e attenzione ad altri eventuali bisogni o emergenze. I destinatari hanno espresso ripetutamente intensa riconoscenza a questi volontari pronti a ogni chiamata.
Il Sindaco, Marco Putto, ha continuato a vigilare sulla globalità delle situazioni con particolare sguardo ad anziani e famiglie sconvolte da urgenti necessità, specie derivanti dalla precarietà del lavoro; attento e disponibile per ogni evenienza, nel periodo più critico ha continuato a esprimere con il suo messaggio serale viva partecipazione alle preoccupazioni della popolazione.
L’assessore alle Politiche Sociali, Roberto Innocente, ricorda che fin dagli inizi è stata sempre attiva la rete dei Servizi Sociali presieduta da Stefano Franzin che continua ad assicurare la sua disponibilità ad accogliere richieste o segnalazioni di bisogni. E’ pure stata risolta qualche emergenza abitativa. Attualmente il bando Attivazzano si propone di contribuire, in determinate condizioni, alle spese per il riscaldamento e l’energia elettrica con un bando che mette a disposizione 85mila euro. Si è pure attivata un’ottima collaborazione con don Galiano di Casa Emmaus dove alcune persone, ospiti degli alloggi comunali, sono state inserite in un adeguato contesto occupazionale.
Il contributo dell’oratorio, della San Vincenzo e di Casa Emmaus si è inserito efficacemente in questa rete del sociale.
FIUME VENETO
A Fiume Veneto "è stato necessario - ci racconta suor Annabona della Caritas - adeguarsi agli appelli di nuovi poveri e a nuove regole: chi si trova in stato di necessità deve essere aiutato anche a recuperare la propria dignità, pertanto è necessario un costante aiuto discreto per superare la condizione globale di indigenza. In questo periodo di diffuse difficoltà, la Caritas non si è mai fermata e ha attuato particolari modalità di ascolto. E’ un lungo e complesso lavoro al quale ci si accosta con tanto rispetto e delicatezza nei confronti delle persone in stato di bisogno, anche confrontandosi con il Comune e con i Servizi Sociali per operare in sinergia. La Caritas ha continuato a offrire aiuto concreto nel campo degli alimentari, dell’abbigliamento, della farmacia e dell’arredo.
Luisella ci spiega che è particolarmente impegnativa la distribuzione, due volte a settimana, degli alimenti freschi che comprendono latticini, frutta e verdura. Ogni borsa contiene alimenti differenziati per un valore di circa 50- 70 euro.
Imelda sottolinea il fatto che la Caritas con i suoi Centri di Ascolto cerca di esprimere, con spirito di servizio, l’amorevole e materna attenzione della Chiesa. Si tratta di un servizio molto delicato, dal momento che tutti devono sentirsi accolti e compresi. Per alcune persone è devastante esporsi con la loro situazione di indigenza.
E’ allo studio un progetto per l’integrazione delle donne marocchine che hanno molta difficoltà con l’italiano. Hanno bisogno di aiuti concreti, ma soprattutto di incontri e di dialogo. Sarebbe molto utile ed efficace poter creare il clima dei nostri cortili, tipico del passato. Socializzare, includere… due verbi che possono diventare un motto e dare vita a una auspicata realtà.
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