Portogruaro, terza vaccinazione per gli ospiti e green pass per visitatori
Olli regala affetto dopo un anno difficile. La messa garantita dalla presenza di mons. Lino Pigatto
Le attività all’interno dell’Ipab "G. Francescon" di Portogruaro non si sono mai fermate, nonostante le limitazioni legate alla pandemia da Covid-19. La struttura, infatti, ha potuto proseguire, adeguandosi a tutte le normative anti-contagio, al proprio obiettivo principale: il benessere dei suoi ospiti.
Sul fronte Covid-19, mercoledì 6 ottobre, nella struttura è stata portata a termine la somministrazione della terza dose di vaccino a 111 anziani e 75 operatori che lavorano all’interno della residenza. "La terza dose rappresenta per noi un tassello fondamentale - spiega la presidente dell’Ipab, Sara Furlanetto - nell’ottica della messa in sicurezza dei nostri anziani e di chi opera a stretto contatto con loro. Poter beneficiare di queste nuove somministrazioni prima della stagione fredda ci rinforza ulteriormente, nella speranza che possa continuare, grazie ai vaccini, questa fase discendente della pandemia. Ci auguriamo di poter tornare quanto prima a vivere una situazione di normalità".
Da lunedì 4 ottobre, inoltre, anche il sistema adottato per le visite agli ospiti ha rivisto le restrizioni. "Non è più richiesta la prenotazione per poter far visita ai propri familiari in struttura - aggiunge la presidente Furlanetto -. Gli incontri si svolgono nelle postazioni allestite al piano terra dei vari nuclei. È richiesto a tutti il Green Pass e anche un tampone dall’esito negativo se l’ospite è allettato. La residenza è aperta alle visite, ma non ancora alle attività extrache si svolgevano di consueto anche grazie al sostegno di Associazioni esterne. Gli ospiti, oltre alle attività giornaliere, possono partecipare anche alle Sante Messe celebrate settimanalmente dal cappellano, don Lino Pigatto, in ogni nucleo".
Da metà novembre, inoltre, gli ospiti della residenza Francescon potranno interagire anche con Olli, un bellissimo setter inglese pronto a dare supporto agli anziani attraverso un progetto innovativo di attività con gli animali. "A seguito della pandemia da Covid-19 - spiega la presidente Sara Furlanetto - è aumentata tra gli operatori la consapevolezza di dover cercare "strumenti di cura" diversi da quelli utilizzati negli ultimi anni, attualmente non più concessi. La presenza di un cane alla Residenza Francescon, che appartiene agli anziani che vi risiedono, è finalizzata a stimolare la loro fantasia, la curiosità e la capacità di osservazione. Il cane consente infatti una stimolazione plurisensoriale nell’anziano e, cosa fondamentale, rappresenta un "facilitatore nelle relazioni sociali" e quindi favorisce l’interazione tra l’anziano e l’animale e tra anziano e anziano".
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