Pordenonelegge, Parole di scuola
Cosa dicono fra i banchi prof e studenti
Si propone al nostro contatto prima via mail e successivamente telefonico con grande disponibilità Mariapia Veladiano, scrittrice e docente.
Mercoledì 18 settembre, primo giorno di Pordenonelegge, presenterà presso l’Auditorium Vendramini (ore 10) il suo libro dal titolo accattivante "Parole di scuola". Il testo si adatta perfettamente ad un nuovo inizio di anno scolastico, questa la ragione della nostra scelta per contattarla. Profonda conoscitrice del mondo della scuola, per oltre vent’anni docente, oggi Dirigente scolastica. Con lei si parlerebbe per ore, ma il tempo è scarso, sta per iniziare l’anno scolastico e lo spazio per pubblicare tiranno, perciò andiamo all’essenziale.
Quali saranno le maggiori difficoltà per il corpo docente che sta per iniziare un nuovo anno scolastico?
La società in questi anni ha aumentato il livello di aggressività verbale, questa realtà arriva anche a scuola. Si deve operare per corrette regole di convivenza. La scuola ha grandi possibilità in tal senso, deve disinnescare questo meccanismo. La scuola è luogo di resistenza, contrariamente a quello che accade fuori.
Ci dice alcune parole guida che i docenti devono proporre agli studenti?
Fiducia. Coltivare la fiducia in chi ci è vicino e poi Convivenza. Stare insieme, non tollerandosi. Far capire che insieme si sta meglio. E’ importante costruire un futuro insieme.
Quale augurio farebbe agli studenti che iniziano un nuovo anno tra i banchi?
E’ un anno, sono giorni tutti nuovi. Tutto nuovo e da vivere. Possono riempire ogni giorno, costruirli tutti i giorni uno per uno.
Oggi è dirigente scolastica, vorrebbe tornare ad insegnare tra i banchi?
In questo preciso momento essere dirigente fa la differenza, perché cerco di creare molte equità nella scuola pubblica.
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