Pordenone cenerentola? Rispondono i 4 candiati alle regionali
Solo un anticipo delle 4 interviste ai candidati del 29 aprile alla presidenza del Friuli Venezia Giulia (leggibili sul cartaceo oppure dal pdf del giornale per gli abbonati). La domanda delle domande: Pordenone cenerentola del Friuli? Ecco cosa hanno risposto a Il Popolo: Bolzonello, Ceccotti, Fedriga e Fraleoni Morgera
PORDENONE: CENERENTOLA DEL FVG?
PER SERGIO BOLZONELLO
"Pordenone non è la cenerentola del Friuli Venezia Giulia, ma è la locomotiva del nordest con un export che ha registrato numeri record grazie agli strumenti dati alle imprese per investire in tecnologia e per ampliare la rete del commercio estero. Electrolux, uno dei primi tavoli di crisi che ho dovuto affrontare tante famiglie che rischiavano di perdere il posto di lavoro, oggi assume e sta diventando un centro di eccellenza importantissimo. Grazie ai tanti eventi culturali e al dato sul turismo - con una crescita importante - confermiamo che il pordenonese ha la grande capacità di essere un luogo dove non si creano solo opportunità di business e di lavoro, ma dove la qualità della vita è elevata".
PER SERGIO CECOTTI
"Nei fatti il pordenonese è stato il territorio maggiormente penalizzato negli ultimi cinque anni. Non per un disegno più o meno lucido, ma perché Pordenone è stata usata come cavia delle leggi "renzianissime": soppressione delle Province, accorpamenti arbitrari di Camere di Commercio, "razionalizzazioni" di servizi, etc. Così facendo, il PD renziano ha destabilizzato il non facile equilibrio tra le componenti territoriali della nostra Regione. Mi risulta incomprensibile che la Giunta regionale uscente non abbia aperto un contenzioso con il Governo in difesa della Camera di Commercio di Pordenone (una delle più efficienti d’Italia): contrastare l’accorpamento delle CCIAA è un interesse dell’intero FVG. La prossima legislatura regionale dovrà impegnarsi per ricostruire un equilibrio condiviso tra le componenti territoriali del FVG, in modo che ciascuna di esse si senta a pieno titolo elemento fondante della Regione Autonoma e non la "figlia di un Dio minore".
PER MASSIMILIANO FEDRIGA
"Pordenone ha sofferto più di altre città il periodo di crisi. A maggior ragione deve essere messa nelle condizioni di rivestire quel ruolo di area-locomotiva della regione, che, basti pensare alle realtà che vi avevano sede, è quanto le compete".
PER ALESSANDRO FRALEONI MORGERA
"Pordenone non è e non deve essere una Cenerentola. Il motto del M5S, "Nessuno deve rimanere indietro", si applica alle persone, ma anche alle comunità. Non vediamo motivo di trattare Pordenone in modo differente dalle altre città della regione (diversamente da quanto hanno fatto amministrazioni precedenti), ne’ di costringere alcun organo o funzione cittadina a decisioni che la città non vuole prendere. Crediamo invece in uno sviluppo armonico del territorio, basato sulla reciproca collaborazione, abbandonando campanilismi che hanno come unico effetto quello di frenare la crescita del tessuto produttivo e sociale della regione".
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