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Pasqua: la salvezza ci ha raggiunti qui ed ora

Pasqua: la consapevolezza di una salvezza che ci ha già raggiunti, qui ed ora, in questi nostri giorni, nelle nostre quotidiane fatiche! L’unico, il solo Salvatore dell’uomo, è venuto non per condannare ma per salvare il mondo, anche questo nostro mondo.

Parole chiave: Monastero (2), Pasqua (36), Resurrezione (9)
Pasqua: la salvezza ci ha raggiunti qui ed ora

Un tempo davvero difficile, questo che stiamo vivendo; è un po’ il sentire comune. Una cappa pesante di insicurezza e paure sembra opprimere un po’ tutti: i singoli, le famiglie, la società, i tanti mondi più o meno artificiali o tragicamente reali che abbiamo creato, sempre più distanti e inabitabili all’umano… davvero dense nubi sembrano oscurare persino queste giornate di primavera piene di sole.
In questo clima e in questa realtà così complessa, dove pare che nulla riesca a tenere, cosa significa per noi celebrare la Pasqua? Cosa vuol dire per noi, cristiani, che respiriamo la stessa aria e forse non siamo immuni dall’assorbirne, distrattamente e superficialmente, le tante tossine che poi inquinano anche il nostro cuore, anestetizzano la nostra coscienza e spengono pure la nostra fede?
Significa innanzitutto rinnovare la consapevolezza di una salvezza che ci ha già raggiunti, qui ed ora, in questi nostri giorni, nelle nostre quotidiane fatiche! L’unico, il solo Salvatore dell’uomo, è venuto non per condannare ma per salvare il mondo, anche questo nostro mondo.
Abbiamo un Salvatore!
Questa consapevolezza ci rende meno esposti alle malìe dei tanti che fuori e, purtroppo, anche dentro la Chiesa oggi si propongono come "Salvatori", oltre che maestri e profeti.
Celebrare la Pasqua significa anche lasciarsi provocare dall’Amore di Cristo, un Amore più forte della morte, un Amore che redime, risana, trasforma, dona vita e pienezza, un Amore affidabile che, solo, ci restituisce quella speranza di cui abbiamo tremendamente bisogno, e che purtroppo ci lasciamo spesso rubare. Nella croce di Cristo siamo stati risanati e abbracciati affinché niente e nessuno ci separi dal suo amore redentore.
Abbiamo una speranza!
Fare l’esperienza della concretezza e realtà di questo Amore nella nostra vita, allora, risveglierà, insieme alla speranza, anche il desiderio di un impegno responsabile ed amorevole nei confronti degli altri e di quel pezzettino di mondo che abitiamo.
Abbiamo una responsabilità!
Quest’esperienza ci farà trovare, all’inizio di ogni nuovo giorno, il coraggio di rimboccarci le maniche non per salvare il mondo (che è già stato salvato, ed ha già un Salvatore) ma per reimpostare la rotta della nostra vita verso il Signore e verso gli altri, per dare spazio alla creatività che solo lo Spirito è capace di suscitare, per dare la nostra mite, silenziosa, quotidiana testimonianza di uomini e donne redenti.
Sì, celebrare la Pasqua significa abitare il mondo con una nuova fiducia, una nuova speranza, una nuova responsabilità, un nuovo Amore!

Sr. Maria Elisabetta
Monastero della Visitazione
di San Vito al Tagliamento

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