Festa della mamma sia la festa della vita nascente
La seconda domenica di maggio è dedicata alla festa della mamma, che si vuole onorare per l’unicità che rappresenta. Da sempre, al titolo di madre, viene implicitamente associato il concetto di fecondità, di natalità, a ricordare che il mondo è arrivato fino qui, e proseguirà, grazie alle mamme e alla maternità. Ma oggi nel nostro paese le cose non stanno così
La seconda domenica di maggio è dedicata alla festa della mamma, che si vuole onorare per l’unicità che rappresenta. Da sempre, al titolo di madre, viene implicitamente associato il concetto di fecondità, di natalità, come a ricordare che il mondo è arrivato fino qui, e proseguirà, esclusivamente grazie alle mamme e appunto alla maternità.
Ma oggi nel nostro paese non possiamo ignorare il punto dolente della denatalità. In contrapposizione al sorriso per la vita nascente, mancano le lacrime per quella assente. Una riduzione costante e progressiva, voluta e causata, impressionante se si pensa che, i dati Istat per l’Italia riferiti all’anno 2019, ci portano a una decrescita di 212.000 unità, dovuta alla differenza tra 647.000 decessi e 435.000 nascite. Il tasso attuale di fecondità rimane abbondantemente inferiore ai 2 figli per donna, necessari a garantire il ricambio generazionale.
Vari fattori possono avere contribuito a questa riduzione di fecondità: economici, ambientali, psicologici, fisiopatologici, sociali, nonché la cultura di contrasto all’accoglienza della vita nascente, con ricorsi a pratiche abortive molto diversificate.
In Italia, dall’introduzione della legge 194 del 1978 ad ora, sono più di 6 milioni gli aborti legalizzati, mentre esiste anche un sommerso dovuto all’uso delle pillole ’del giorno dopo o dei 5 giorni dopo’, commercializzate erroneamente come contraccettivi.
Ecco allora la necessità di una presa di coscienza per salvaguardare la vita nascente. In tale contesto, come Centro Aiuto alla Vita (CAV) di Pordenone (Sede Via Montereale 24, tel.0434522479,h24) vogliamo partecipare a questa Festa della Mamma, con particolare affetto soprattutto a quelle madri con gravidanze difficili da portare avanti, che potranno trovare da noi un aiuto morale, psicologico e anche economico (progetto Gemma), indispensabile per sostenere una vita nascente.
Il CAV di Pordenone dalla sua fondazione nel 1982 ha assistito molte future madri in difficoltà con 379 nati.
Nel 2019 sono state 30 le madri in assistenza di vario tipo (di cui 12 nuovi casi), la maggior parte delle quali già in possesso del certificato per abortire. Può sembrare ancora poco il risultato ottenuto in relazione ai numeri enormi delle IVG (interruzione volontaria di gravidanza) in regione e in Italia, ma come è stato detto ’chi salva una vita salva il mondo’.
Rino Tumolo
presidente e tutti i volontari del CAV Pordenone
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