Atvo: persi dal 30 al 50% dei biglietti nei mesi del lockdown
"I nostri autobus trasportavano circa 40mila utenti al giorno - spiega -. Da quando è iniziata l’emergenza sanitaria, in 15 giorni, abbiamo avuto una perdita del 95% dei passeggeri.
Dalle grandi città ai piccoli Comuni, il settore dei trasporti pubblici sta affrontando le conseguenze dovute all’emergenza Coronavirus.
La chiusura delle scuole e delle attività economiche ha fatto crollare la domanda di trasporto dall’inizio del lockdown.
La situazione nazionale si riflette anche nel Veneto orientale dove, tuttavia, c’è la speranza di tornare ai ritmi precedenti. A confermarlo è l’ing. Stefano Cerchier, direttore generale di ATVO, azienda di trasporto pubblico del Veneto orientale.
"I nostri autobus trasportavano circa 40mila utenti al giorno - spiega -. Da quando è iniziata l’emergenza sanitaria, in 15 giorni, abbiamo avuto una perdita del 95% dei passeggeri. Abbiamo dovuto contrarre i servizi, cercando sempre di rispondere alle esigenze di coloro che dovevano continuar ad usufruire del nostro trasporto nonostante la quarantena. Da metà maggio siamo riusciti gradualmente a riattivare la maggior parte dei servizi, predisponendoli anche di domenica. Dal 21 giugno siamo anche partiti con tutte le corse previste per l’estate sulla falsa riga della stagione precedente. Queste saranno attive fino a fine agosto. Al momento - continua l’ing. Cerchier - stiamo viaggiando con il 20% degli utenti, ma speriamo di recuperare il 40-50% dei passeggeri nei mesi di luglio e agosto. Nei weekend c’è grande mobilità, ma la gente continua a preferire i propri mezzi per spostarsi. Per quanto riguarda, invece, il trasporto con conducente, siamo al 5% rispetto all’anno scorso".
L’emergenza Coronavirus ha imposto diverse direttive per poter continuare a lavorare in sicurezza.
Per quanto riguarda il trasporto pubblico, i mezzi possono portare il 60% dei passeggeri dichiarati nella carta di circolazione. "Stiamo attendendo le decisioni del Governo, anche in merito all’apertura delle scuole - prosegue l’ing. Cerchier -. Il rientro in aula degli studenti, con l’attuale riduzione di portata, comporterebbe delle difficoltà per noi perché dovremo incrementare non solo il numero degli autobus, ma anche del personale. Auspichiamo di poter tornare a trasportare il 100% delle persone; il 50% dei nostri dipendenti, che sono oltre 400, sono stati in cassa integrazione tra marzo e aprile. Viviamo alla giornata, ma vogliamo essere positivi, speriamo si riparta anche nel trasporto verso gli aeroporti.
Il "Marco Polo" di Venezia è in parte attivo, mentre l’"Antonio Canova" di Treviso è ancora chiuso. Puntiamo molto anche sulla collaborazione con gli operatori turistici per la promozione del territorio e di tutti i servizi presenti che lo valorizzano".
Nonostante tutte le difficoltà, ATVO ha mantenuto invariati i prezzi in base alla tariffa regionale, ferma dal 2012.
Vincenzo Zollo
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