Orietta Casolin: da Portogruaro a Roma in bici contro il femminicidio
Partita in bici da piazza Municipio di Portogruaro ha pedalato fino alla capitale. Ha partecipato all'udienza di papa Francesco e ha tenuto un discorso al senato in occasione della Giornata contro la violenza sulla donna
Grandi emozioni, fatica fisica e soddisfazione. Orietta Casolin ha portato a termine il suo progetto "Una corsa per un’amica" volto a sensibilizzare sempre più persone contro la violenza sulle donne. È partita da Portogruaro domenica 14 novembre e ha raggiunto Roma in bicicletta in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, facendo tappa in alcuni Comuni dove si è verificato un femminicidio.
Prima fra tutte Concordia Sagittaria, dove è stata ricordata Victoria Osagie, uccisa dal marito lo scorso gennaio.
"La fatica fisica dell’impresa è stata compensata dal calore ricevuto durante tutto il percorso, caratterizzato per l’85% dalla pioggia - commenta Orietta Casolin -. Il secondo giorno è stato il più difficile in tutti i sensi: ho raggiunto Ferrara, percorrendo quasi 160 chilometri con il maltempo e facendo tappa a Bondeno per omaggiare Rossella Placati. La comunità di questo piccolo Comune è rimasta "violentata" dal femminicidio di questa donna. Ho incontrato anche la sua famiglia: è stato davvero emozionante, ci siamo detti poche parole, sono bastati gli sguardi. Il sindaco mi ha anche donato una targa per onorare il mio passaggio. A livello emotivo, è l’incontro che mi ha colpito maggiormente".
Dopo questa tappa, ne sono seguite altre, ma più corte, sempre tra gli 80 e i 100 chilometri. "La pioggia mi ha sempre accompagnata - continua Orietta Casolin -. Per fortuna avevo mio marito che mi seguiva in camper, messo a disposizione da Confindustria Venezia Rovigo, e avevo la possibilità di cambiarmi, riprendermi e bere qualcosa di caldo per poi ripartire. Ho pedalato quasi sempre in compagnia di persone che sposano la mia stessa causa: si sono uniti diversi gruppi di ciclisti, tra cui le donne della Ferrarese e le "pantere Rosa" di Pesaro. Ci sono stati anche molti uomini e questo è un aspetto importante: tutti hanno manifestato contro i loro simili per i molti atti violenti che si verificano. Ho avuto il piacere di fare un tratto del percorso anche assieme a Giuseppe Leone, campione italiano Randonneur, e tutto il suo gruppo". E aggiunge: "Devo fare dei ringraziamenti importanti a tutti coloro che hanno permesso questa mia impresa. In particolare a Maria Teresa Senatore, ex sindaco di Portogruaro, che mi ha sempre accompagnata assieme al suo gruppo, al vescovo Giuseppe Pellegrini della Diocesi di Concordia-Pordenone, che mi ha dato la benedizione e mi ha permesso di essere presente all’udienza del mercoledì con Papa Francesco a Roma, ai miei "angeli custodi", ovvero mio marito e Francesco Giuliani, alla presidente del Consiglio comunale di Venezia, alle varie delegazioni di Confindustria, alla presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati e alla senatrice Liliana Segre, la quale mi ha anche scritto un pensiero nel mio diario di bordo, perché hanno dedicato del tempo a me e al mio progetto".
Dopo San Pietro e il senato, Orietta Casolin è tornata a Portogruaro e ha partecipato al Consiglio comunale di lunedì 29 novembre per raccontare "Una corsa per un’amica".
Vincenzo Zo
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