Ospedale/territorio: oltre 4800 utenti seguiti
Le persone prese in carico dallo sportello integrato per le problematiche sociali hanno raggiunto quota 1.700
Vi è stato un impostante incremento delle cure a domicilio
<<Il sistema dei servizi territoriali dell’Azienda Ulss4 continua con una crescita che non ha precedenti in questa Azienda. Basti pensare che la Centrale Operativa Territoriale (COT) nel corso del 2017 ha seguito oltre 4.800 utenti fragili nei passaggi tra ospedale/territorio e viceversa, contro i circa 4.000 del 2016>>. A dirlo è il direttore generale Carlo Bramezza vagliando i dati annuali dell’attività territoriale che, alla luce dell’attuale programmazione regionale, costituisce un tassello fondamentale nell’organizzazione del sistema sanitario veneto. <<L’età media della popolazione aumenta, quindi aumentano anche il bisogni di salute – continua il dg Bramezza- . Il sistema sanitario non può creare ospedali enormi per diventare luoghi di lungodegenza, ma devono essere riservati alle acuzie, ecc allora che i ricoveri intermedi e l’assistenza territoriale assumono un ruolo fondamentale, sia oggi e sempre più in futuro>>.
CURE A DOMICILIO IN AUMENTO I dati dell’Ulss4 lo confermano. Le persone prese in carico dallo sportello integrato per le problematiche sociali hanno raggiunto quota 1.700. Vi è stato un impostante incremento delle cure a domicilio, in particolare l’Assistenza Domiciliare Integrata (ADI) che nel 2017 ha registrato 581 nuovi utenti e oltre 5.800 persone seguite nel 2017 includendo anche l’assistenza programmata. <<Un ruolo importante in questo contesto ce l’hanno anche i Centri di Servizio del territorio – aggiunge il direttore dei Servizi Socio Sanitari dell’Ulss4, Mauro Filippi - perché forniscono la disponibilità di posti letto accogliere i pazienti fragili, assicurano l’assistenza ai pazienti dimessi dagli ospedali e perseguono obiettivi di riattivazione funzionale finalizzati al rientro della persona nel nucleo familiare entro l’arco temporale di 2 - 4 settimane>>.
CABINA DI REGIA La “dimissione protetta del paziente fragile” funziona attraverso una cabina di regia: la Centrale Operativa Territoriale che riceve la segnalazione di dimissione dal reparto di ricovero, organizza la dimissione protetta in collaborazione con le Cure Primarie del distretto, lo Sportello Integrato, il referente medico del reparto e il Centro Servizi di destinazione, evitando così la permanenza inappropriata in ambito ospedaliero ed è a tutti gli effetti un aiuto concreto ai familiari del paziente dimesso perché evita loro l’impegno di dover contattare le singole strutture di cura per organizzare la dimissione.
Attraverso l’Assistenza Domiciliare Integrata (ADI) l’Ulss4 garantisce le cure complesse con team multi professionali direttamente a casa dell’assistito, con accessi anche quotidiani secondo il piano di cura personalizzato da parte di infermieri, medici di famiglia, fisioterapisti, geriatra, operatore socio sanitario, e per le cure palliative anche con medici dedicati. Sono inoltre disponibili a domicilio anche tecnologie avanzate che permettono di gestire casi molto complessi garantendo il massimo comfort e sicurezza alla persona che può così rimanere accanto ai propri cari.
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