Un argine di 3 km per mettere al riparo Villanova e Vallenoncello
Il costo dell’ambizioso progetto è di 15 milioni. Il Comune ha pronto un piano B
Il progetto è ambizioso: realizzare un argine lungo tre chilometri per risolvere l’annoso problema delle esondazioni di Noncello e Meduna che creano non pochi disagi nella zona centrale di Pordenone, in particolare quella attorno a via Riviera del Pordenone, ma soprattutto a Vallenoncello e Villanova. L’idea è quella di realizzare un argine di due metri e mezzo di altezza, lungo più di tre chilometri, che, partendo dalla Statale 13 Pontebbana, arrivi sino alla zona industriale di Vallenoncello. Si tratterebbe di una maxi opera che, se costruita, potrebbe mettere al riparo i quartieri di Vallenoncello e Villanova (la parte vecchia) dalle piene di Meduna e Noncello. I costi sono, però, molto elevati: non meno di 15 milioni di euro, tenendo conto che, oltre all’argine, sarebbe necessario realizzare due idrovore: una a monte, l’altra a valle. Quell’opera potrebbe mettere al sicuro un centinaio di famiglie: troppo poche per pensare di investire, in questo momento, così tanti soldi e tenendo conto che dal Pnrr non arriveranno risorse. Per la decisione, tutto dipenderà dalle valutazioni del piano di gestione del rischio idrogeologico e l’ultima parola spetterà all’Autorità di bacino, competente in materia.
C’è, però, anche un piano b, vale a dire una strada con tanto di argine che si colleghi alla bretella Sud. E’ un progetto più contenuto (costo 3 milioni di euro) a cui sta pensando l’amministrazione comunale. Prevede la realizzazione di una strada con tanto di argine. Questa, partirebbe dall’Interporto, dall’uscita dell’autostrada A28, proseguirebbe tangente al campo sportivo De Marchi e arriverebbe nei pressi del ritornante Alla Fattoria. Di fatto sino a via Nuova di Corva. I benefici sarebbero duplici: si andrebbe a mettere in sicurezza (parzialmente) l’abitato di Villanova e la zona industriale di Vallenoncello. Non solo: la zona industriale stessa avrebbe un collegamento diretto con l’Interporto, la Pontebbana e si collegherebbe perfettamente alla bretella Sud in fase di realizzazione. C’era, secondo l’amministrazione comunale, la possibilità di evitare conseguenze agli abitanti di Villanova vecchia se, dopo l’alluvione del 2002, la giunta di allora avesse pensato a un tracciato diverso per la circonvallazione Sud. Se questa fosse stata costruita lungo il tracciato del Meduna, facendola passare per Villanova vecchia, sarebbe servita anche a proteggere dalle piene del fiume l’abitato stesso.
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