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Pordenonelegge: l'omaggio a Manzoni per il 150° dalla morte

Il tributo di Pordenonelegge al Manzoni con Guido Sgardoli, Annalisa Strada, Sara Marconi. "I Promessi Sposi", una miniera di storie

Pordenonelegge: l'omaggio a Manzoni per il 150° dalla morte

Il programma under 14 di PordenoneLegge 2023 riserva uno spazio al romanzo per eccellenza della letteratura italiana: i Promessi Sposi. Guido Sgardoli, che ai giovanissimi ha dedicato la sua passione per la scrittura, il disegno e l’animazione, fino a vincere a più riprese il premio Andersen come migliore scrittore per ragazzi, ha  pubblicato di recente per Piemme Battello a Vapore "Cronache degli sposi promessi", versione fantasy del capolavoro manzoniano. Per lo stesso editore Annalisa Strada (un’altra premiata con l’Andersen) presenta "Manzoni era un figo", che fin dal titolo vuole accattivarsi il lettore reticente proponendo una versione leggera e

divertente de I Promessi Sposi. E insieme a Gianna Re è autrice di "I Promessi Sposi raccontati da Lucia", che riscatta la protagonista femminile, a lungo considerata personaggio umile e passivo, narrando la storia dal suo punto di vista. Sara Marconi, altra scrittrice per ragazzi, nonché editor, traduttrice e formatrice, propone

una riscrittura fedele e vicina ai ragazzi dell’opera manzoniana, facendo leva sull’avventura condita di colpi di scena, sui personaggi con i loro pregi e difetti, sull’illustrazione, elementi che dovrebbero attrarre piccoli lettori dagli 8 anni in su. Dunque il romanzo capofila della narrativa italiana moderna è ancora sulla breccia e con

queste produzioni allarga ai giovanissimi la platea che si avvicina per la prima volta ad esso. Come dire che non è mai troppo presto per conoscere i classici. Che, come diceva Calvino, sono quei libri e quegli autori che ogni volta che si leggono trasmettono sempre qualche cosa di nuovo e di contemporaneo, perché "non hanno mai finito di dire quel che hanno da dire". Il 150° dalla morte di Alessandro Manzoni è solo una coincidenza, il romanzo di Renzo e Lucia non ha bisogno di tali pungoli, è un libro che continua ad essere interessante nella scuola e fuori della scuola. Tra i banchi lo si legge grazie alla guida e alla bravura di insegnanti che sanno farlo amare. Fuori dalla scuola lo si ritrova volenti o nolenti in tante figure esemplari e proverbiali, in tante versioni, parodie, adattamenti che attraverso i nuovi media hanno dilatato il suo messaggio e reso sempre più "italiano" il più nazionale dei nostri autori e dei nostri libri. Con una componente cristiana e cattolica che non risiede

solo nei personaggi, pure indimenticabili, di don Abbondio e fra Cristoforo, o di Gertrude e del cardinal Federigo, ma soprattutto negli umili protagonisti e nella loro fede messa alla prova e mai vacillante, in grado di toccare i cuori più induriti, come Lucia con l’Innominato. Un cristianesimo che non è rassegnato abbandono alla volontà

divina ma responsabilità e impegno per una vita migliore a cominciare da quaggiù. La matrice illuministica e razionalista di Manzoni e lo sforzo per conciliare fede e ragione ne fanno uno scrittore moderno e sempre attuale, in particolare quando ci si scontra con una realtà che non diversamente dai tempi in cui si svolge la storia narrata nel romanzo è disseminata di male e di tragedia, di bene e di salvezza, di donne e uomini che vivono dell’uno e dell’altro. Per questo è un libro formativo, di cui gli studenti si ricordano a distanza di molti anni.

Fonte: Redazione Online
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