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Pordenone: presentato protocollo d'intesa agevolazioni per affitti per studenti

Il tema case in affitto per studenti universitari ha fatto molto discutere nella scorsa primavera: Pordenone ha presentato giovedì 10 agosto un protocollo di intesa per mettere in relazione famiglie e proprietari di immobili

Pordenone: presentato protocollo d'intesa agevolazioni per affitti per studenti

     È stato presentato il Protocollo d’intesa in merito all’agevolazione per i proprietari di immobili dati in affitto agli studenti universitari iscritti a Pordenone. Un’azione voluta dal Comune per venire incontro sia alle famiglie degli studenti che ai proprietari di appartamenti in città. Presenti alla conferenza stampa il sindaco Alessandro Ciriani, gli assessori alla cultura e all’istruzione Alberto Parigi, all’edilizia pubblica Giuseppe Verdichizzi, il direttore del Consorzio Universitario di Pordenone Andrea Zanni e varie associazioni di categoria.

Quest’Intesa triennale viene siglata tra il Comune, il Consorzio Universitario di via Prasecco, le organizzazioni di categoria che rappresentano da un lato la proprietà immobiliare-edilizia e gli inquilini, firmatarie dell’accordo territoriale per il Comune di Pordenone del 02/02/2018, il Collegio Provinciale FIAIP (Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali) rappresentato da Michele Marconi e quello FIMAA (Federazione Italiana Mediatori Agenti d’Affari) rappresentato da Bruno Bari.

«L’accordo del 2018 – spiega l’assessore Verdichizzi – prevede che i canoni mensili di affitto degli appartamenti in locazione all’interno del Comune di Pordenone possano oscillare entro tariffe prestabilite, a seconda delle 3 aree cittadine in cui è ubicato l’immobile: centro storico, zona intermedia e periferica. Un canone concordato che prevede la cedolare secca del 10%. Inoltre oggi, grazie a questo Protocollo d’intesa, il Comune si è reso disponibile a ridurre del 50% l’aliquota IMU (ora ILIA) applicata agli immobili in locazione a canone concordato a favore di studenti universitari, o equiparati, per tutta la durata del rapporto locativo. In tal modo si intende rivitalizzare da un lato la città e il suo mercato immobiliare, dall’altro dare riposta alla crescente richiesta di alloggi presentata dagli studenti del Consorzio Universitario, anche in vista del nuovo anno accademico». Insomma, chi affitta a studenti universitari residenti in città potrà godere di un’IMU ridotta del 50%, utilizzando un tipo di contratto che faccia capo all’accordo territoriale del 2018 e rispetti i parametri in esso contenuti.

Attualmente in città ha sede un Consorzio Universitario presso il quale risultano attivi numerosi corsi: 4 di laurea triennale (1° livello), 3 corsi di laurea magistrale (2° livello) e 4 corsi ITS biennali della Fondazione Alto Adriatico. Corsi unici in regione, se non addirittura nel nord e nel resto d’Italia, che attirano studenti da tutte le regioni, talvolta anche dall’estero. Un’Università, quella in città, che è anche per i pordenonesi, ma non solo.

«L’anno appena concluso – interviene il direttore del Consorzio Andrea Zanni – ha registrato 1.443 iscritti e poco più della metà di loro proviene da fuori regione Friuli Venezia Giulia. Si pensa possano essere circa 250 gli studenti che risiedono in città venendo da lontano, 95 dei quali trovano alloggio presso la residenza universitaria di via Prasecco. Molti studenti alloggiano poi nei comuni contermini di Cordenons, Porcia e Azzano Decimo. Sono numerosi i pendolari che arrivano dal confine più prossimo, dalle province di Venezia, Treviso e Belluno. All’atto pratico questi studenti potrebbero essere molto interessati a risiedere in città pagando un affitto calmierato perché, anche se non percorrono ogni giorno un numero eccessivo di km, impiegano però molto tempo nei loro spostamenti, tempo che viene sottratto allo studio o ad altre attività».

Il Consorzio, in occasione dell’approvazione del bilancio 2022, ha manifestato e condiviso con i soci la volontà di ampliare l’offerta formativa, prevedendo di istituire nuovi corsi e potenziare gli attuali già a partire dall’anno 2023/2024, quando inizierà il nuovo corso di laurea magistrale (2° livello) in Product System Design di ISIA Roma Design. Nell’a.a. 2024/25 partirà un nuovo corso di laurea triennale (1° livello) di Ingegneria in abito energetico dell’Università di Udine e l’anno successivo saranno avviati 2 corsi di laurea triennale (1° livello) in area medica dell’Università di Trieste. Insomma, è chiara la volontà di offrire una proposta qualificata, attrattiva e competitiva che renda il contesto universitario sempre più dinamico e di qualità.

Attualmente la residenza universitaria di via Prasecco mette a disposizione 95 posti, tutti occupati da studenti che accedono ad agevolazioni totali o parziali previste dall’ente regionale ARDIS (che gestisce residenza e mensa). Si tratta però di un numero non sufficiente di posti per garantire il soddisfacimento delle domande. Per questo il Comune sta valutando la possibilità di realizzare la sede di uno studentato in cui potenziare l’offerta di alloggi per studenti, elemento che influenzerà sicuramente l’andamento delle iscrizioni ai corsi universitari nel nostro territorio. Nel frattempo, quindi, come stabilito dall’accordo territoriale del 2018, si intende predisporre alcune forme agevolative di natura fiscale per i contratti di locazione, coinvolgendo tutti i soggetti firmatari del presente accordo e incentivando i proprietari a mettere a disposizione degli studenti i propri alloggi. In tal modo si potrà contribuire alla crescita economica e sociale di Pordenone e della sua comunità, che troverebbe indubbi vantaggi dalla presenza di giovani universitari sul territorio.

     «Pordenone – sottolinea l’assessore all’istruzione Alberto Parigi – si sta impegnando per essere sempre più una città attrattiva e vivace, soprattutto per i giovani e per gli studenti. Per questo ci stiamo attivando per capire se il Centro Gino Valle (conosciuto da tutti come “Bronx”) potrà diventare sede del centro universitario e di uno studentato. Simili valutazioni si stanno conducendo anche per l’edificio prossimo alla stazione, che potrebbe essere messo a disposizione del Consorzio Universitario. Insomma quest’Intesa nasce in un contesto in cui l’Università di Pordenone è in forte crescita, non mancandole di certo le iscrizioni, ma in cui gli spazi attuali vanno ampliati».

     Conclude il sindaco Alessandro Ciriani: «La nostra città si sta impegnando per creare un clima favorevole nei confronti degli studenti, sia di quelli che attualmente frequentano il Consorzio Universitario, che di quelli che arriveranno in città grazie all’aumento dell’offerta formativa di università e ITS. Accanto alle politiche di housing sociale e alla realizzazione di uno studentato, sulle quali il Comune sta lavorando, ma che ovviamente richiedono tempi più lunghi, oggi un aiuto può derivare dal rapporto diretto tra i proprietari di immobili e il Comune, per consentire di dare una prima risposta ai giovani che vogliono risiedere in città perché il pendolarismo non è un bene e rappresenta una perdita di tempo per i ragazzi».

     L’Amministrazione sottolinea che questa Intesa rappresenta un primo passo importante per gli affitti in città poiché, in futuro, potrebbe riguardare anche il mondo del lavoro e coloro che devono risiedere a Pordenone per brevi periodi, con contratti transitori.

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