Pordenone: martedì 23 novembre a Cinemazero 3 cortometraggi per scoprire il cinema e la cultura africana
All'interno del programma di "Gli occhi dell'Africa" in collaborazione con la Caritas diocesana
Secondo appuntamento a Cinemazero con Gli Occhi dell’Africa, la rassegna di cinema e culture africane proposta da Cinemazero, Caritas diocesana, L’Altrametà e Centro culturale Casa dello Studente Antonio Zanussi di Pordenone, giunta alla sua XV edizione.
Alle 20.45 in SalaGrande saranno proiettati 3 cortometraggi in collaborazione con il festival di Cinema Africano di Verona.
Si inizia con Da Yie di Anthony Nti (ved foto in home page), dove uno straniero in Ghana riceve un incarico dalla sua banda malavitosa per trovare bambini per un lavoro rischioso che si svolgerà più tardi quella sera. Mentre trascorre la giornata con due giovani energici, Prince e Matilda, inizia a mettere in discussione la sua decisione e come influenzerà la loro vita. Il cortometraggio è un piccolo romanzo di formazione in cui tutto può succedere, tra gangster e sconosciuti di cui sarebbe meglio non fidarsi e dove la perdita dell'infanzia può essere in agguato in una notte qualsiasi.
Si prosegue con Machini, per la regia di Frank Mukunday e Tétshim, film in stop motion che grazie alla composizione creativa di sassolini e materiali di recupero ci racconta l’impatto delle industrie minerarie sulla città, l’inquinamento e la lenta distruzione dell’uomo da parte dell’uomo.
Sarà poi This is my night di Yusuf Noaman a chiudere il ciclo di proiezioni, dove una donna della periferia, contro il volere del marito e della società giudicante, è determinata a passare una bella serata con il figlio affetto dalla sindrome di Down nei quartieri chic del Cairo, nella città caotica e festante per l’imminente partita di calcio. This Is My Night, pur svolgendosi in soli 17 minuti, riesce a comunicare il rapporto madre-figlio con pochi sguardi, quanto il piccolo sia subito attratto dall’esterno, da quello che c’è fuori dalla porta di casa e arriva anche a lasciare col fiato sospeso lo spettatore.
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