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Pordenone: giovedì 24 ottobre "Le ragazze con la gerla" in Biblioteca civica

Giovedì 24 ottobre alle ore 17.45 nella Sala Degan presso la Biblioteca civica di piazza XX settembre a Pordenone, a cura della Società Dante Alighieri, il prof. Paolo Venti presenterà il libro “Le ragazze con la gerla – storie di donne nella Grande Guerra” , autrice Marika Brun pordenonese. 

Pordenone: giovedì 24 ottobre "Le ragazze con la gerla" in Biblioteca civica

Giovedì 24 ottobre alle ore 17.45 nella Sala Degan presso la Biblioteca civica di piazza XX settembre a Pordenone, a cura della Società Dante Alighieri, il prof. Paolo Venti presenterà il libro “Le ragazze con la gerla – storie di donne nella Grande Guerra” , autrice Marika Brun pordenonese. Il libro uscito per Giavedoni nello scorso mese di agosto è stato presentato per la prima volta a settembre presso il museo della Grande Guerra di Timau. Timau, piccola frazione di Paluzza sulla strada che porta al Passo di monte Croce Carnico, è uno dei luoghi simbolo della Grande Guerra. Da Timau si sale al Pal Grande e al Pal Piccolo. Tutti i monti che circondano la frazione “parlano” di Grande Guerra, ma è soprattutto il luogo che più di altri in Carnia “parla” delle “Portatrici carniche” le “Trogarin” come le chiama l’autrice nel particolare dialetto di Timau.  Proprio le Portatrici, le “Trogarin” sono le protagoniste dell’opera prima di narrativa di Marika Brun. L’autrice, docente pordenonese, appassionata lettrice, e scrittrice soprattutto di poesie, ha scavato a lungo nella storia, tra le memorie di luoghi e persone per realizzare un testo che renda onore alle portatrici, che le riscatti quasi, come lei stessa ci ha detto. Le portatrici così chiamate perché portavano dei carichi erano “le donne di Timau”, “le donne di Cleulis”, “le donne di Paluzza”, portavano sulle proprie spalle la gerla, da mattina a sera. Veniva regalata loro fin dalla più tenera età: dieci anni. In tempo di pace portavano lungo gli irti sentieri montani beni per vivere, portavano viveri, munizioni, farmaci, materiale per costruire baracche, ma anche feriti e caduti nei duri anni della Grande Guerra a partire dal maggio del 1915. Il libro di Marika Brun è diviso in capitoli, in cui si narra la storia faticosissima di donne che hanno aiutato i soldati lassù sui monti, donne unico sostegno per le famiglie dove in tempo di guerra restavano solo vecchi e bambini. Donne spesso oggetto di violenze da parte di soldati, violenze che generavano “vite” non accettate dai mariti al ritorno dalla guerra. Fu un sacerdote della nostra diocesi mons. Celso Costantini con il fratello Giovanni a pensare a questi poveri orfani istituendo a Portogruaro “Il San Filippo Neri”, poi trasferito a Castions. A Timau c’era un altro Sacerdote  Pre Florio, sempre accanto alle portatrici. Tutto questo si legge nel libro e in alcuni capitoli l’autrice simula di trasferirlo ai propri alunni, coinvolgendoli in una ricerca personale che li porti a conoscere la storia, a salvare la memoria. Un libro coinvolgente dove i capitoli si susseguono, intervallati da rime poetiche. Il testo si conclude con una lettera alle ragazze di oggi affinché imparino a vivere attingendo  forza dalle “Trogarin”. Maria Luisa Gaspardo Agosti 

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