Pillole di creatività in città ai tempi del coronavirus
Messaggi di fiducia e altre proposte da condividere sui sociale
"Io resto a casa" è lo slogan primario che viaggia nei dialoghi a distanza di un metro, da smartphone a smartphone, in facebook, nei cartelli affissi per le vie. E a casa cosa fare? Come coinvolgere i bambini? Come salvare eventi importanti volti alla solidarietà quali vendere le uova pasquali dell’Ail per combattere la leucemia e sostenere l’assistenza domiciliare pediatrica a Pordenone? Come farsi positivi? Fantasia e buona volontà sono esplose tra la gente.
Attraversando piazza XX settembre in uno degli ultimi giorni di uscita in libertà, ma con già dentro di noi il pensiero del prossimo arrivo delle restrizioni, dei divieti di uscita, vediamo attaccati ai grandi vasi portafiori della piazza dei piccoli bigliettini. Li riconosciamo subito. Sono stati posizionati da Veronica, che abita e lavora in città, è una delle donne di "quelledeibigliettinigialli". Donne impegnate a distribuire positività in tanti momenti e luoghi di sofferenza. "La vita è preziosa...abbine cura" - "Sii sempre forte". Si sono mosse subito al primo allarme. Abbiamo raggiunto Eleonora al telefono: "Ci siamo chieste perché non mettere in facebook pensieri positivi in questo momento difficile. Qualcuna fin che è stato possibile ha posizionato post it in città Ora stiamo pensando ad altro. Stendere un lenzuolo bianco alla finestra con un pensiero positivo". Brave noi le seguiremo su facebook. Ed ecco il lenzuolo bianco con pensiero positivo al balcone e in facebook una novità: "Buongiorno a tutti. Da oggi vi accompagneremo giorno dopo giorno con i nostri pensieri positivi, perché anche restando a casa noi ci siamo per voi!!!" Subito un grande numero di "Piace a...".
"Resto a casa ma sostengo la ricerca" - Arriva dall’Ail un comunicato che dice non sarà possibile procedere alla vendita delle uova pasquali per raccogliere denaro con cui sostenere l’Ail, Associazione per la lotta contro le leucemie, e le tante realtà sostenute dall’Ail pordenonese. Assistenza domiciliare pediatrica in primis, casa per alloggiare parenti di degenti in ospedale, acquisto di materiale, finanziamento di medici. E allora cosa fare? Arriva il passaparola: i volontari faranno riferimento a chi solitamente organizza ogni postazione nelle piazze. Si prenoteranno uova e si venderanno ad amici, parenti, a chi si sa solitamente sensibile. Parte il progetto. Telefoniamo al referente di Pordenone: "Da Vallenoncello ho già le prenotazioni!"
A Fontanafredda da tre anni è nata "La Compagnia dei Mangialibri". Ogni due settimane da settembre a maggio i bambini da 0 a 10 anni si trovano il sabato presso la biblioteca in località Vigonovo, dove le volontarie leggono loro dei libri. Un’iniziativa che ha trovato grande riscontro tra i bambini del territorio. Raggiungiamo Valeria Ciappina al telefono. Ci racconta che, di fronte all’emergenza Coronavirus, con gli altri volontari si è posta il problema di non interrompere il filo che li lega ai bambini, alla lettura, ai libri. "Non vogliamo farci conoscere, ma ricordare i libri e le storie da raccontare". A questo punto il gruppo utilizza facebook in senso positivo. Ogni volontaria registra la lettura di un testo per l’infanzia. Inizialmente viene ripreso il suo volto, poi il libro e la volontaria legge. I bambini riconoscono le voci di chi legge. Accetta di leggere anche una bambina di 8 anni, con il consenso della mamma. Entusiasti i genitori: "Ci salvate, i nostri bambini hanno uno spazio per loro in facebook, vi seguono, apprezzano la lettura". E’ stato sospeso il terzo concorso per far realizzare un segnalibro, ma l’invito è a fare ugualmente dei segnalibri in questo momento particolare. La data delle premiazioni sarà spostata. (m.l.g.a.)
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