Diaconi permanenti, un servizio prezioso per tutta la Chiesa diocesana
Sono 22 operativi nelle parrocchie. Il Vescovo Pellegrini li incontra a Torre giovedì 18 febbraio
E' segnato dalla dimensione quaresimale, l’incontro del vescovo Pellegrini, a Torre, giovedì 18 febbraio, nel ricordo del compianto diacono permanente Mario Ferrari. Dell’argomento si scrive in anticipo, per ovvi motivi di stampa. Ha sapore quaresimale, sia perché cade il giorno seguente al tradizionale "mercoledì delle ceneri"; sia per il fatto che il diacono permanente, prof. Mauro Dalla Torre, proporrà una riflessione sul tema della preghiera - calato nel contesto specifico del covid. Condivide la comunicazione con tutto il gruppo: il Vescovo Pellegrini; don Giosuè Tosoni, delegato vescovile per il diaconato permanente; don Daniele Rastelli, incaricato per la formazione dei medesimi; i ventidue diaconi permanenti, ed eventuali mogli presenti (18 sono coniugati; 4 vedovi). L’incontro si colloca nel contesto degli appuntamenti mensili di spiritualità, che il gruppo condivide da tempo.
La prima parte, con la messa, si tiene nell’ampia chiesa parrocchiale; la seconda si svolge nell’accogliente auditorium, fornito di dispositivi per la proiezione di video immagini. Il tutto, nel pieno rispetto delle norme in atto, nella pandemia.
Metà del gruppo degli attuali diaconi permanenti è stata ordinata nel decennio degli Anni Novanta. Pur impegnati, a volte, anche in altri servizi, hanno come riferimento una parrocchia, del territorio della diocesi di Concordia Pordenone, come emerge dall’"Annuario Diocesano 2020/2021", edito di recente. Sono cinque i diaconi che prestano servizio nell’area Veneta; otto i presenti in città, a Pordenone (uno a Cordenons, parrocchia che appartiene alla "Forania di Pordenone"). Gli altri otto sono presenti nel territorio diocesano, in provincia di Pordenone.
Storie di Vita
Piace proporre ai lettori, una sintetica rassegna dei loro nomi seguendo, per lo più, l’ordine di ordinazione diaconale. Si rinvia, per parte di essi, alle interviste che, di volta in volta, sono state fatte negli anni, su queste pagine, narrando l’affascinante percorso vocazionale, ognuno dei quali meriterebbe un ampio spazio.
Nel febbraio del 1991 è stato ordinato Gianluigi Gottardi (classe 1949), in servizio presso la parrocchia di Roveredo; svolge la professione nel settore odontoiatrico; abita a Sedrano di San Quirino.
In marzo dello stesso anno è stato ordinato Giovanni Mauro Dalla Torre (1956), presente nella parrocchia dei Santi Ilario e Taziano di Torre. E’ pure responsabile editoriale del settimanale, oltre che direttore dell’Ufficio scuola, incaricato del settore del catecumenato, facente parte del servizio diocesano per la catechesi e referente per il cammino del "Catecumenato", a livello delle diocesi del Triveneto.
In aprile, Corrado Comparin (classe 1950), in servizio nell’unità pastorale di Chions, ove abita.
Così pure Paolo Zanet (classe 1951), in servizio nella parrocchia di San Francesco, in Borgo Cappuccini, in città, pure responsabile della Commissione diocesana Migrantes. Abita a Porcia.
Lino Milani (1947) ha come riferimento la centrale parrocchia di San Giorgio; abita in città.
Massimo Buset (classe 1956), ha come riferimento la parrocchia di San Giuseppe, in Borgomeduna. Di lui, più volte, il settimanale ha pubblicato delle composizioni poetiche. Piace citare, dal suo "post", la frase: "L’amicizia non è un sogno, è una realtà rara. Non scorda mai l’altro, è il coraggio di amare per primi". Come pure: "Polvere di croce / ricomposta / in un raggio di sole / viandante …" (da Autobiografia).
Luigi Fanella (classe 1941), ordinato nel 1966, ha come riferimento le parrocchie di Cristo Re e Villanova.
Daniele Gazzin (classe 1950), ordinato nell’aprile 1996, con riferimento alla parrocchia della Beata Maria Vergine Regina di Portogruaro, è collaboratore pastorale all’Ospedale Civile della medesima cittadina.
Paolo Zulianello (classe 1935), ordinato nel 1997, è in servizio alla parrocchia di San Stino di Livenza (Ve).
Mario Moro (classe 1934), ordinato nel 1998, è collaboratore all’Ospedale di San Vito, con riferimento alla medesima parrocchia.
Luigi Sartori (classe 1950), ordinato nel 1998, è in servizio alla parrocchia di San Zenone, in Aviano.
Tullio Turcatel (classe 1951), ordinato nel 2004, in servizio presso la parrocchia di San Marco, in Pordenone, è pure un preciso e corretto informatore degli eventi di questa comunità, per il settimanale.
Pier Luigi Pasqual (classe 1951), ordinato nel 2011, è in servizio presso la parrocchia di San Lorenzo in Roraigrande.
Stefano Polesel (classe 1964), ordinato nel 2012, è in servizio presso la parrocchia di Santa Maria Maggiore di Cordenons.
Cataldo Rosito (classe 1963), ordinato nel 2014, ha la cura pastorale della parrocchia di Portovecchio, in Portogruaro, della quale è moderatore don Elvio; alterna al lavoro la collaborazione nella catechesi, gli incontri di preparazione ai sacramenti, comprese le testimonianze ai fidanzati, assieme alla moglie, e la visita agli anziani.
Nicola Acito (classe 1968), ordinato nel 2017, è in servizio presso la parrocchia di Orcenico Inferiore; di lui si è ampiamente narrata la storia della vocazione.
Mauro Loro (classe 1964), ordinato nel 2017, è in servizio nella parrocchia di Fossalta di Portogruaro, ove vive.
Giuseppe De Fusco (classe 1958), ordinato nel 2018, è in servizio presso le parrocchie dell’unità pastorale di San Giorgio della Richinvelda ed abita ad Aurava.
Carmine Scarico (classe 1968), ordinato nel 2018, è in servizio presso la parrocchia di Vajont, ove abita.
Roberto Pastorini (classe 1971), ordinato nel 2019, è in servizio nella parrocchia di Summaga (Portogruaro) ove abita; è insegnante di religione.
Mauro Pittaro (classe 1963), ordinato nel 2019, è in servizio nella parrocchia di San Martino al Tagliamento, ove vive.
Gallo Vincenzo (classe 1985), ordinato nel 2020, è in servizio alla parrocchia di San Giorgio, in Pordenone, ove vive. In occasione dell’ordinazione, il parroco don Roberto Laurita ha preparto uno stimolante dossier, sulla storia e il servizio del diaconato nella Chiesa, rilanciato col Concilio Vaticano II°, come "ministro ordinato, col compito di santificare, insegnare e governare il Popolo di Dio, attento e responsabile nel servizio ai fratelli, segno della presenza di Cristo nel mondo".
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