Friuli Occidentale
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Una serata di concerti “Soundpark 2023 for Bezzi”

Venerdì 22 settembre dalle 18 nell’Astro Club di Fontanafredda, una serata di concerti dedicata Elisabetta Cassin. Incassi ad Advar e Airc

Una serata di concerti “Soundpark 2023 for Bezzi”

Venerdì 22 settembre ritorna, esclusivamente per una notte, Soundpark Festival. Sarà un'edizione molto speciale, sarà un'edizione dedicata a “Bezzi”. Soundpark si è svolto dal 2001 al 2017 al Parco di Villa Varda a Brugnera (PN) portando negli anni numerose band della scena indipendente italiana e internazionale.

Elisabetta Cassin [pordenonese, prematuramente scomparsa in seguito a malattia a 37 anni lo scorso maggio, ndr] ha contribuito con passione all’organizzazione del festival, in particolare nella progettazione dell’immagine grafica di numerose edizioni e nella ricerca musicale. Bassista in diverse band e una passione viscerale per la musica sono, tra gli altri, gli elementi che la contraddistinguono. Il 22 settembre in Astro Club – Fontanafredda (PN) amici e appassionati di musica le regaleranno un po’ di sano rock’n’roll!

Gli ospiti principali del Festival saranno i romani Giuda, gruppo rock'n'roll nato dalle ceneri della formazione punk rock Taxi, attivo dal 2007. Il loro sound unico, che ha rielaborato in maniera originale e contemporanea suggestioni glam rock degli anni 70 con la forza brutale e diretta del primo punk inglese, ha conquistato il globo. Tra i maggiori esponenti del rock’n’roll italiano potente e grintoso, i Giuda fin da subito si rivelano come una realtà fortemente internazionale ed un gruppo di musicisti uniti sia sul palco che nella vita di tutti i giorni. A tenere insieme ogni singolo membro della band c’è la passione comune per le esibizioni dal vivo e per un sound di stampo seventies, ma perfettamente a fuoco nei confronti di sonorità più moderne.

Vantano una intensa attività dal vivo in club e festival di vari nazioni europee e negli Stati Uniti, oltre che recensioni positive in molte riviste internazionali quali Mojo, Rolling Stone, Guardian, Uncut, NME, Vice e molte altre. Le registrazioni rigorosamente in analogico e l'utilizzo di una strumentazione interamente anni 60/70 sono fin da subito la loro cifra stilistica, determinanti per un sound che li contraddistingue per unicità, una spontaneità travolgente che ha però alle spalle un lavoro di ricerca quasi maniacale. Un live travolgente, i Giuda sul palco sono pura energia, compatti, coincisi, potenti.

A precederli, i Leatherette, band nata a Bologna nel 2018. La loro musica è un connubio di sfuriate punk, atmosfere jazz e suggestioni no-wave, da cui scaturisce un sound a tratti caldo e accogliente, a tratti estemporaneo, acido e graffiante. Sebbene il suono sia chiaramente ispirato all’indie rock degli anni ’90-’00, le loro sonorità sono anche profondamente contaminate dal jazz e caratterizzate nella loro versione live da un’attitudine prettamente punk. Nel 2021 pubblicano Mixed Waste (WWNBB), EP autoprodotto registrato in casa, a cui segue un’intensa attività live in Italia (partecipano alle edizioni del 2022 dei festival Mi Ami e Beaches Brew), in Europa e Regno Unito. Nel 2022 hanno firmato per Bronson Recordings e hanno pubblicato il loro primo LP, "Fiesta", un album banger (Up To Hear). Un incidente d'auto di rumore frastagliato, amore contorto e melodia oscura e angosciata, molto ben accolto dalla stampa italiana (Rumore, Blow-Up, MTV) e internazionale (The New Cue, NME), mentre lo stesso Iggy Pop suonava i loro brani "Dead Well” e “So Long” nel suo programma BBC Radio 6. Hanno anche pubblicato 2 video per le canzoni "So Long" e "Thin Ice". Ora stanno girando l'Italia dopo aver portato a termine un secondo tour Europa/UK nel marzo 2023.

Ad aprire la serata indoor, gli Zac, band che esce per l’etichetta inglese Damaged Goods. Una mina di pregiatissimo rock’n’roll da cantare a perdifiato sottopalco, dentro la doccia, planando su highway reali o immaginarie, accompagnati dai temi universali di sempre: l’amore finito, quello a distanza e quello fantasticato, l’amicizia, la musica, la noia e i fallimenti. Una linea tra chitarre, hammond e pianoforte, che unisce il Wall of Sound dei girl group dei Sessanta con il punk e il proto punk di New York, da Johnny Thunders a Joe Jackson, passando per i Dictators e Stiv Bators e pescando anche da certa psichedelia californiana. 

Apriranno il festival sul palco esterno i Los Muchos Gramos, nati nel 2020 come progetto parallelo dei The Many Grams. La voglia di cercare nuove sonorità da sperimentare, partendo dalle radici punk rock, ha portato i Los Muchos Gramos in un viaggio verso gli orizzonti della chicha, la cumbia peruviana, alla scoperta di ritmi e melodie latin per dare così vita a un set da ballare dall’inizio alla fine. Ritmo sanada!

Durante la serata, verso le 22, ci sarà il secret show di Eleonessa e gli Imperiali.

L'incasso dei biglietti sarà interamente devoluto a:
ADVAR ONLUS - Assistenza Alberto Rizzotti
AIRC - Fondazione AIRC per la Ricerca sul Cancro

Fonte: Comunicato stampa
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