Tiezzo di Pordenone: venerdì 6 ottobre con S.E. Alfred Xuereb, già segretario di papa Benedetto e papa Francesco

il 31 dicembre 2022 ero appena rientrato dall’esperienza di servizio alle mense Caritas della città che avevo vissuto assieme ad alcuni adolescenti e adulti della parrocchia, quando ci raggiunse la notizia della morte del Papa emerito Benedetto XVI. Già al termine dell’udienza del 28 dicembre, Papa Francesco, aveva chiesto ai presenti di pregare per il suo predecessore "molto malato". Così pochi giorni dopo raggiunsi nuovamente la città eterna per rendere omaggio alle spoglie mortali di Joseph Ratzinger, esposto nella basilica di San Pietro dove egli aveva presieduto tante volte l’Eucaristia.
Questa volta non c’era la folla oceanica che aveva accompagnato l’estremo saluto a Papa Giovanni Paolo II. Ricordo che da Termini all’obelisco Vaticano impiegammo oltre quindici ore a piedi. Ora mi trovavo in una assemblea silenziosa e composta che attendeva di congedarsi dal Papa emerito. L’abside delle nubi annunciavano copiose lacrime. Il colonnato del Bernini si preparava a riservare il suo abbraccio a coloro che, da lì a poco, preso parte alle esequie del Papa celebrate dal suo successore. L’immagine delle mani di Papa Francesco e del suo capo chino sulla bara in cipresso di Benedetto sono entrate a far parte della storia della Chiesa e non solo.
Questa ampia premessa mi permette di introdurre il lettore a uno dei prossimi appuntamenti promossi dalla manifestazione "Ascoltare, crescere, leggere", alla sua XVII edizione.
Desidero rivolgere un invito a tutti i lettori per venerdì 6 ottobre, alle ore 20.30, presso la chiesa parrocchiale di Tiezzo (Comune di Azzano Decimo). In quell’occasione S. E. Mons. Alfred Xuereb, autore, nunzio apostolico, già segretario personale di Benedetto XVI e Francesco presenterà il suo libro "I miei giorni con Benedetto XVI".
Porteranno un saluto: il Sindaco di Azzano Decimo, Massimo Piccini, e il nostro Vescovo diocesano S. E. Mons. Giuseppe Pellegrini. L’intervista all’Autore sarà condotta dal direttore del nostro settimanale diocesano "Il Popolo" Simonetta Venturin.
L’opera edita per i tipi della San Paolo si presenta elegante e corredata di foto significative: sia del pontificato sia dell’incontro tra Francesco e il suo successore.
In copertina il Papa emerito è ritratto in penombra, anche se la ferula non manca di emanare qualche riflesso dorato di quello che è il pastorale che ricevette in dono dal Circolo di San Pietro nel 2009.
Anche se il Papa emerito in copertina indossa gli abiti liturgici, il libro non vuole essere un racconto "ufficiale" dell’attività svolta dal successore di Pietro, quanto una porta aperta nell’appartamento pontificio per poter cogliere anche l’umanità e la quotidianità di questo "gigante della fede".
Nelle eleganti pagine patinate di cui si compone il libro potrà capitare di respirare il profumo dell’incenso dei racconti delle celebrazioni più solenni del Papa, o di ascoltare le note musicali che accompagnavano i momenti di distensione di Ratzinger al pianoforte o cogliere altri squarci di vita quotidiana, si potrebbe dire familiare, di chi gli è gli è vissuto accanto come Mons. Xuereb.
L’opera non ha nessun intento polemico, né nessuna tinta di giallo scorre tra le righe, quasi a far sperare in qualche intrigo.
Tutt’altro, la lettura è facilitata dallo scandire del tempo dell’agenda della vita nella quale il tempo del sacerdote maltese si incrocia con quello del Papa, prima bavarese, e poi argentino.
L’onore per la nostra comunità di avere un testimone diretto della vita di Papa Benedetto costituisce un duplice motivo: il primo ci permette di poter assistere al tentativo di poter cogliere il contesto di familiarità nel quale Mons. Xuereb è vissuto al fianco dei due Papi; il secondo è quello di sfatare il mito di un Papa tedesco distante e poco empatico.
Inoltre al termine della presentazione, i Presuli benediranno la prima pietra dell’ampliamento dell’oratorio "Papa Luciani" che al suo interno avrà un’aula magna dedicata a proprio Papa Benedetto XVI.
La posa di tale pietra attende ancora un’ultima autorizzazione, ma gli organizzatori si sono premurati di accompagnarla con l’ultima pietra, che anch’essa sarà benedetta in questa occasione. La scritta a caratteri cubitali di quest’ultima è quanto mai significativa: Deo gratias.
Il piccolo paese di Tiezzo accoglie i numerosi fedeli devoti alla Madonna della Salute, il 21 novembre di ogni anno, con lo sguardo di Papa San Giovanni Paolo II. Una statua dell’atleta di Dio è stata infatti donata alcuni anni or sono da alcuni benefattori.
L’oratorio, annesso alla casa canonica, e una delle vetrate della chiesa parrocchiale sono invece dedicate al beato Albino Luciani.
Non poteva pertanto mancare un segno di riconoscenza a colui che presto speriamo di poter essere riconosciuto come Dottore della Chiesa, il Papa della teologia fatta in ginocchio: Benedetto XVI. E mons. Xuereb ci permetterà di conoscerlo ancora meglio, anche nei suoi tratti più riservati e delicati che rivivono nel suo diario.
don Matteo Lazzarin
parroco di Tiezzo
e cancelliere diocesano

I MIEI GIORNI CON BENEDETTO XVI

E’ il libro che viene presentato a Tiezzo di Azzano Decimo la sera del 6 ottobre (Chiesa parrocchiale ore 20.30) alla presenza dell’autore: si tratta di S.E. mons. Alfred Xuereb che dal 2007 al 2013 è stato il secondo segretario particolare di Papa Benedetto XVI. Un libro-diario, scrive in prefazione Federico Lombardi presidente della Fondazione Joseph Ratzinger, "per un’immagine più vera, più precisa e genuina dell’uom Joseph Ratzinger e del Papa Benedetto XVI".
In effetti il quadro che ne esce è in maggior parte un ritratto domestico della vita quotidiana di papa Bendetto, dal quale emergono con abbondanza di particolari episodi di vita vissuta al fianco del Santo Padre e le sue ricchissime doti umane di delicatezza, gentilezza d’animo, cortesia, sensibilità, nonché di grande capacità di ascolto e attenzione agli altri. Una persona sempre pronta a dare nel nome del Signore, a testimoniare mansuetudine da un lato e totale affidamento alla Divina Provvidenza dall’altro. Aspetti che, tra l’altro, gli regalavano anche nelle situazioni più spinose un’estrema e spontanea serenità.

Come scrive ancora Lombardi: "Certamente, alla fine della lettura, non avremo scoperto informazioni riservate che incidano sulla storiografia di un pontificato ma avremo capito meglio la sensibilità del tratto - e quindi l’animo - di un Pontefice la cui immagine pubblica è emersa per lo più in modo molto parziale, se non falsata da inevitabili semplificazioni o intenzionali alterazioni". Solo leggendo il libro si scopre il senso di espressioni come "famiglia pontificia" per indicare le persone che vivono il privato del Papa; come si esprima l’affetto paterno di Benedetto nei confronti dell’autore stesso; quale sia stato il legame fortissimo di Joseph per il fratello George.
Il volume di 370 pagine (edito dalla San Paolo) è inoltre arricchito da uno splendido apparato fotografico (SV).