Spilimbergo: Mosaico&Mosaici la mostra è aperta anche a ferragosto
Mosaico &Mosaici, l’imperdibile mostra estiva della Scuola Mosaicisti del Friuli non si ferma neanche a Ferragosto. In più sono visibili l'esposizione fotografica Immagini musive, nella palazzina antistante l’ingresso alla mostra, che racconta la storia centenaria della Scuola Mosaicisti del Friuli e, al primo piano dell’edificio scolastico, Pictor imaginarius: una raccolta di disegni, bozzetti e prototipi
Mosaico &Mosaici, l’imperdibile mostra estiva della Scuola Mosaicisti del Friuli, che ha già riscosso un notevole successo confermato dal numero di visitatori, non si ferma neanche a Ferragosto.
Inaugurata il 28 luglio, l’esposizione offre ai visitatori, come da tradizione per tutto il mese di agosto, il meglio di ciò che è stato studiato ed eseguito durante l’anno formativo appena trascorso. Sono dunque opere musive quelle che si possono ammirare nei laboratori organizzati e allestiti per essere delle vetrine d’arte, per cui ogni stanza diventa il riassunto degli approfondimenti e dei progetti eseguiti dagli allievi dei tre corsi che compongono il precorso di un “maestro mosaicista”.
La Scuola Mosaicisti del Friuli dunque, oltre ad essere un’istituzione aperta e visitabile tutto l’anno per conoscere la storia dell’arte musiva nei secoli, durante l’estate rende merito a insegnanti e soprattutto allievi presentando ordinatamente i recenti mosaici realizzati. Ogni opera poi è accompagnata da spiegazioni e indicazioni tecniche; non mancano fotografie che documentano i passaggi compositivi, disegni preparatori e schede sui materiali.
Si inizia la visita, seguendo una successione cronologica, entrando nelle due sale dedicate al primo corso. Gli allievi si avvicinano all’arte musiva imparando lo “stile romano”. Sono visibili dunque particolari tratti da mosaici pavimentali antichi ed esercizi che utilizzano la maniera romana con tessere quadrate di materiali naturali: di grande impatto la copia della famosa scena erotica dal sito archeologico di Villa del Casale a Piazza Armerina, affiancata dalla sequenza di curiosi dettagli ricavati da pavimenti musivi. Ci sono poi la stilizzazione ingrandita di murrine in una composizione “pop”, l’interpretazione dell’intreccio vegetale affrescato nella Cattedrale di San Basilio a Mosca, la successione di pennuti disposti sui banchi da lavoro che sono le prove d’esame svolte dagli allievi a conclusione del loro primo anno.
Ricca e articolata la sala che raccoglie i lavori del secondo corso: dalle due alte figure in stile bizantino, ieratiche nelle loro vesti preziose, alla serie di icone, dalle scatole che racchiudono la traduzione a mosaico di una situazione o di uno stato d’animo, al tondo medievale. Si percepisce l’avanzamento nello studio di tecniche e materiali: lo stile approfondito è quello bizantino, si utilizzano smalti veneziani e ori, si testano le possibilità espressive della posa diretta e di quella indiretta, si sperimenta la ritrattistica.
Il passo successivo introduce il visitatore al mosaico dei giorni nostri: è lo stile contemporaneo affrontato proprio attraverso i lavori del corso terzo. Qui gli allievi possono testare le competenze nella progettazione e mettere alla prova le capacità creative: ne sono testimonianza i mosaici sviluppati sul tema della sezione aurea e della texture. L’importanza del segno grafico nel tracciare le figure è stato interpretato attraverso lo studio di alcuni elementi estrapolati dalle figure realizzate dalla Scuola Mosaicisti del Friuli nella chiesa della Sacra Famiglia a Pordenone. Dalla ricerca sul colore invece è nata la bella meridiana che decora la nuova corte esterna della Scuola Mosaicisti del Friuli: oggetto gioioso, che attrae per la sua forma e che, certamente, è tra i più fotografati della mostra.
Tutto questo e anche altro è riportato nel catalogo a stampa ricco di illustrazioni: un vivace ricordo della mostra, ma anche un “diario di viaggio” dove si ripercorrono le collaborazioni, le esperienze e gli incontri che si sono succeduti durante l’anno formativo 2022/2023.
Da ricordare anche l’esposizione fotografica Immagini musive, nella palazzina antistante l’ingresso alla mostra, che racconta la storia centenaria della Scuola Mosaicisti del Friuli e, al primo piano dell’edificio scolastico, Pictor imaginarius:una raccolta di disegni, bozzetti e prototipi che mettono in luce il rapporto tra l’artista ideatore e l’artigiano esecutore, ovvero tra il pittore e il mosaicista, dove la separazione dei ruoli non è sempre chiara e netta anzi spesso le due figure si compenetrano per un esito ottimale.
Si osservino anche le soluzioni a mosaico da calare nel nostro quotidiano: dalle sedute per un elegante e funzionale arredo urbano a vasi e altri oggetti che ben si adattano agli spazi domestici e del vivere sociale.
Insomma c’è molto e la visita appagherà sia la meticolosità degli esperti che l’esuberanza dei curiosi: si tratta d’altro canto dei risultati dell’attività di un intero anno formativo!
Nel periodo di Ferragosto inoltre la città di Spilimbergo si veste a festa con la Rievocazione storica della Macia: tanti gli appuntamenti tra i quali non può dunque mancare la visita alla mostra Mosaico&Mosaici, sempre aperta fino a domenica 27 agosto 2023, dalle ore 10.00 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 20.00.
Per ulteriori informazioni rivolgersi alla segreteria della Scuola Mosaicisti del Friuli tel. tel. +39 0427 2077 e mail: info@scuolamosaicistifriuli.it
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