Friuli Occidentale
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Spilimbergo: 16 nuovi maestri mosaicisti

Venerdì 16 giugno presso il Palazzo La Loggia in piazza Duomo a Spilimbergo, con una cerimonia emozionante si sono svolte le proclamazioni di sedici Maestri Mosaicisti. In seguito è stato assegnato il Premio Ronzat: quest’anno due sono stati i mosaici vincitori, scelti in ex aequo: Dualismo di Dalila Loiacono e Cecità di Jonas Paul Giubbini

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Spilimbergo: 16 nuovi maestri mosaicisti

Venerdì 16 giugno presso il Palazzo La Loggia in piazza Duomo a Spilimbergo, con una cerimonia emozionante si sono svolte le proclamazioni di sedici Maestri Mosaicisti.

Sono: Mattia Bertellotti, Luca Calligaro, Pauline Debuchy, Arianna Fastro, Erica Gatti, Jonas Paul Giubbini, Valentina Ienco, Jihyeon Lee, Dalila Loiacono, Alessia Lovato, Alessia Mandarano, Sofia Montanaro, Vsevolod Prokhorov, Ester Sut, Margherita Toffolo, Alessia Venz. Sono gli allievi che hanno iniziato il loro percorso formativo alla Scuola Mosaicisti del Friuli nel settembre 2020, anno certamente non facile. Provenivano da diverse parti del Friuli Venezia Giulia, ma anche dal Veneto, dalla Lombardia, dalla Toscana. Il carattere internazionale, che contraddistingue la Scuola Mosaicisti del Friuli, era poi rappresentato da un’allieva francese, una della Corea del Sud, alle quali si aggiunse in seguito un allievo russo. Ecco il gruppo composito, che varcava la soglia della Scuola determinato ad apprendere l’arte del mosaico, e oggi vede realizzarsi ciò che tre anni fa era un desiderio: diventare un mosaicista.

Lo ha sottolineato il presidente della Scuola, Stefano Lovison, aprendo la cerimonia, quale importante risultato sia il raggiungimento della qualifica professionale di Maestro Mosaicista, un punto fermo sul quale costruire la propria attività e il proprio futuro. Con un ringraziamento allo staff docente e tecnico amministrativo della Scuola per l’impegno profuso in quest’anno formativo e un augurio ai neo mosaicisti, il presidente Lovison ha poi concluso ricordando loro che la Scuola sarà sempre al loro fianco, per gioire dei successi, ma anche per supportarli di fronte ai dubbi e alle possibili difficoltà del mondo del lavoro.

Partecipe il sindaco di Spilimbergo Enrico Sarcinelli che con orgoglio ha sottolineato come Spilimbergo sia concretamente Città del Mosaico, a partire dalla Scuola che forma nuovi mosaicisti capaci di avviare laboratori che si insediano sul territorio. Un’arte, quella del mosaico, che secondo l’assessore regionale Stefano Zannier è capace di rappresentare al meglio la Regione Friuli Venezia Giulia in quanto esprime il saper fare artigianale di antica tradizione, ma anche la creatività e l’innovazione della contemporaneità che i giovani della Scuola assieme ai loro insegnanti sanno interpretare.

Il direttore Gian Piero Brovedani si è congratulato con gli allievi richiamando il loro percorso e le conquiste raggiunte. Ha inoltre esortato a coltivare e a far germogliare tutte le competenze apprese durante il percorso formativo. Singolarmente gli allievi sono stati poi chiamati a ritirare i loro attestati di qualifica professionale di Maestro Mosaicista accompagnati da applausi e sorrisi dei numerosi familiari e amici presenti alla cerimonia.

In seguito è stato assegnato il Premio Ronzat, sostenuto dall’azienda Sepol, ideato e fortemente voluto da Pietro Ronzat che con questa iniziativa, giunta alla sesta edizione, intende sostenere le capacità degli allievi e supportare il loro ingresso nel lavoro. Per questo motivo l’opera premiata viene scelta tra i saggi finali dell’ultimo corso e quest’anno due sono stati i mosaici vincitori, scelti in ex aequo, da Pietro Ronzat. Si tratta di Dualismo di Dalila Loiacono e Cecità di Jonas Paul Giubbini: mosaici non figurativi che si collegano a temi universali come l’inclusione e la socialità e che trovano la loro espressione nella texture della composizione musiva. Non va dimenticato che gli allievi della Scuola sono stati certamente attratti e influenzati dai mosaici di Nane Zavagno, artista a cui l’Amministrazione di Spilimbergo ha dedicato nella scorsa primavera un’articolata mostra su più sedi e che gli allievi hanno avuto modo di visitare assieme al curatore Angelo Bertani. Proprio quell’attenzione alla natura del mosaico, alla cura dei materiali, alla forma delle tessere, ai rilievi e alle fughe con gli effetti di luce che determinano, ha costituito per gli allievi una lezione importante di richiamo ai valori intrinsechi dell’arte musiva.

La cerimonia si è conclusa con una breve esecuzione musicale del neo  maestro mosaicista Vsevolod Prokhorov che ha voluto regalare ai suoi compagni di corso, oggi colleghi, e a tutto il pubblico, note beneauguranti per il futuro.

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