Rivarotta, celebrazioni 4 novembre

La ricorrenza dei Defunti ha visto come sempre una grande partecipazione di persone e famiglie nei cimiteri del territorio pasianese e nelle funzioni religiose, tenutesi sia il giorno di Ognissanti sia poi, in forma più solenne, il 2 novembre. Per l’occasione si sono ripulite le tombe e tutti i campisanti sono diventati giardini di fiori, in memoria di chi ci ha preceduto nell’Aldilà. La vicinanza con il ricordo della fine della prima guerra mondiale (4 novembre) ha creato una continuità di cerimonie e, anche, una serie di interventi sulle opere che si riferiscono agli avvenimenti di quel periodo bellico. In particolare, a Rivarotta un gruppo informale di volontari si è preoccupato dello stato del Monumento ai Caduti, il primo della serie sorto dopo il sanguinoso conflitto, inaugurato il 2 luglio 1922. Hanno ripulito l’intera struttura, dalla recinzione esterna alle lapidi e agli ornamenti dell’obelisco, compresi il tappeto erboso e il vialetto interni. Non hanno chiesto né aiuto né finanziamenti, hanno offerto questo benemerito servizio all’intera comunità. Su questo stesso ambito va menzionata pure la sistemazione, in un angolo del cimitero, delle cinque tombe che accolgono il corpo di cinque soldati austroungarici, qui caduti nel periodo successivo alla rotta di Caporetto. Già anni fa se n’era preoccupato l’avv. Emilio Del Bel Belluz, di Motta ma di famiglia originaria di Rivarotta, e ora le sepolture sono state accomodate a cura dell’Sezione Carristi di Spilimbergo. Si tratta di combattenti ignoti, di cui non è stato tramandato il nome, e su ciascun tumulo con grande pietà è stata posta l’iscrizione in tedesco e in italiano «Dio conosce il tuo nome». Simili tombe sono presenti anche in altri cimiteri del territorio.

Pier Carlo Begotti