Pordenonese ancora colpito dal maltempo
Cronaca degli interventi dalla sera di martedì 24 luglio nel territorio
Ore 21, il cielo si incupisce e in pochissimi minuti tra le province di Pordenone e Udine comincia l’inferno. Pioggia, grandine, moltissima grandine, con delle dimensioni quasi come palline da tennis, folate di vento a velocità impressionanti sono i protagonisti di quella che si può riassumere come la notte che ha flagellato il Friuli.
Partendo dal sacilese, dove si sono registrate le prime chiamate ai Vigili del Fuoco, parchi e strade sono imbiancati dalla grandine, come anche tutti i campi di mais o i vigneti, gravemente danneggiati.
Nel Pordenonese, dove il maltempo ha lasciato gravi impronte, centinaia di chiamate di soccorso nella notte per interventi urgenti a causa soprattutto nella grandine che ha disintegrato tetti, antenne, finestre, auto; la velocità del vento ha peggiorato ancora di più la situazione sradicando alberi massicci per le strade comunali.
Sempre nel Pordenonese, il maltempo ha coinvolto, anche se più lievemente, la zona di Fiume Veneto dove si sono verificati alcuni danni agli impianti fotovoltaici, ai cappotti delle case, alle automobili e ai tetti. Lo scenario cambia spostandosi verso Bannia e Cimpello, dove si sono registrati danni maggiori con una forte intensità del vento e della grandine che hanno provocato la caduta di alcuni segnali stradali nonché di alberi e orti “macinati”.
Restando sempre nel comune fiumano, la località Pescincanna non si sono registrati grandi danni se non nelle proprietà private e nel parco comunale con qualche ramo spazzato e le strade ricoperte di foglie e rifiuti, volati a causa del vento.
La situazione tende a coinvolgere anche il comune di Zoppola che ha avuto qualche problema nelle proprietà private e nelle strade, dovuti alla caduta di alcuni alberi e tetti. Immediato l’intervento della Protezione Civile nel ripristinare la viabilità nel medesimo comune.
Nell’azzanese si sono registrati molti danni soprattutto nella zona di Corva e Tiezzo. Tra alberi caduti e segnali rivolti verso il basso, colpiti anche molte aree sportive e diversi impianti fotovoltaici.
Molto colpito l’udinese e il Codroipese, tra cui Talmassons, Mortegliano, Basiliano, Palmanova dove il maltempo non ha dato tregua, danneggiando tapparelle, tetti, auto e togliendo l’elettricità a quasi 12.000 famiglie friulane.
Ora si stimano i danni e intanto proviamo a domandarci se questo non è altro che uno dei tanti segnali d’allarme che il nostro pianeta ci sta mostrando per farci capire che stiamo percorrendo la strada sbagliata.
Non sei abilitato all'invio del commento.
Effettua il Login per poter inviare un commento