E' scomparsa Suor Oliva Colussi
Originaria di Casarsa della Delizia, era missionaria ad Haiti. La sua è stata una vita completamente spesa a favore degli ultimi. Nel 2008 la cittadina del Friuli occidentale l'aveva insignita del Primio Cittadino dell'anno.
Il 10 luglio scorso è morta suor Oliva Colussi, la missionaria di Haiti, molto conosciuta e apprezzata a Casarsa, suo paese di origine. Le consorelle della comunità di Port-au-Prince la ricordano commosse: "Grazie per i tuoi 60 anni di vita religiosa al servizio degli emarginati di Haiti. Che il Signore ti accolga nella sua casa. Vai in pace".
Vocazione precoce, a 17 anni è entrata nel noviziato delle Figlie di Maria Ausiliatrice, le Salesiane, presso le quali ha portato avanti la formazione spirituale, parallelamente a studi infermieristici. Dopo aver pronunciato i primi voti nel 1956, un anno dopo è stata inviata a Cuba alla casa di Camaguey. In seguito alla rivoluzione castrista, le Salesiane sono state costrette a lasciare l’isola e sono state ricollocate in diverse missioni. Suor Oliva, dopo un breve passaggio in Costa Rica, fu mandata a Haiti: il 5 agosto 1962 fece la professione perpetua, legando per sempre la sua vita all’isola caraibica. Nel tempo ha svolto il suo servizio nelle case salesiane di La Saline, Pétion Ville, Cap Haitien, Cité Militaire, Cité Soleil. Nomi che forse dicono poco a noi occidentali, ma che sono i quartieri più poveri e diseredati della capitale Port-au-Prince. Ad esempio Cité Soleil, l’ultima destinazione di suor Oliva, è uno slum densamente popolato: conta circa 200.000 abitanti, che vivono prevalentemente in baracche. È Privo di fognatura, energia elettrica, negozi e servizi sociali: l’unico aiuto ai poveri e ai diseredati, molti dei quali minori, viene offerto da qualche organizzazione non governativa e dagli ordini religiosi, fra cui quello delle Figlie di Maria Ausiliatrice, che offrono cibo, assistenza di base e istruzione ai bambini della baraccopoli.
La religiosa casarsese, che ha saputo inculturarsi con intelligenza e apertura di cuore là dove è stata mandata, negli ultimi mesi ha avuto alcune difficoltà di salute: pur potendo rientrare in Italia, ha scelto di rimanere a Haiti, convinta che ormai quella fosse la sua casa. Si è sempre dedicata alle giovani ragazze a lei affidate, senza farsi prendere dallo scoraggiamento, neppure dinanzi al terremoto che ha colpito l’isola nel 2010 o ai ripetuti uragani degli scorsi anni.
La comunità di Casarsa le ha sempre riservato particolare simpatia, anche perché era l’ultima della lunghissima schiera di suore missionarie in giro per il mondo. La parrocchia ha sostenuto ripetutamente l’attività delle comunità salesiane in cui operava. Nel 2008 è stata insignita dell’onoreficenza di Cittadina dell’Anno.
Marco Pelosi
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