400 anni dalla morte di Paolo Sarti

In occasione dei 400 anni dalla morte di Paolo Sarpi, l’Amministrazione Comunale insieme alla Somsi San Vito, all’Isis Paolo Sarpi e all’Accademia di San Marco di Pordenone, e con il sostegno di Generali, organizza un incontro sul celebre studioso e i suoi legami con San Vito.

Paolo Sarpi è stato un religioso, teologo, storico e scienziato italiano cittadino della Repubblica di Venezia, appartenente all'Ordine dei Servi di Maria. Fu tanto versato in molteplici campi dello scibile umano da essere definito da Girolamo Fabrici d'Acquapendente «Oracolo del secolo». Autore della celebre Istoria del Concilio tridentino, subito messa all'Indice, fu fermo oppositore del centralismo monarchico della Chiesa cattolica, difendendo le prerogative della Repubblica veneziana, colpita dall'interdetto emanato da Paolo V. Rifiutò di presentarsi di fronte all'Inquisizione romana che intendeva processarlo e subì un grave attentato che si sospettò essere stato organizzato dalla Curia romana, "agnosco stilum Curiae romanae", che negò tuttavia ogni responsabilità.

Per aiutarci meglio a conoscere e comprendere questa figura, durante l’incontro interverranno Angelo Battel Stefania Miotto e Pier Giorgio Sclippa. L’evento si terrà alle 18.00 di venerdì 17 febbraio in Sala Consiliare, Palazzo Rota, Piazza del Popolo ed è aperto a tutti con ingresso gratuito.

A conclusione del convegno i nipoti di Guido Garlatti (1886-1961), presidente della Società operaia sanvitese dal 1935 al 1940, riconsegnano alla cittadinanza la lapide a Paolo Sarpi voluta dalla Società operaia nel 1882. La lapide non fu mai murata sulla casa ritenuta della famiglia per l’opposizione dalle autorità locali. Destinata alla distruzione durante il fascismo (dopo i Patti Lateranensi) fu salvata e nascosta dal presidente Garlatti, e ritrovata per caso molti anni dopo.