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Ultime disposizioni del Vescovo valide per tutta la Diocesi

A seguito di quanto stabilito con Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri dell’8 marzo 2020 (di seguito “Decreto”), fino alle ore 24.00 di venerdì 3 aprile 2020, visto il comunicato della CEI, in comunione con i Vescovi della CEt, per l’intero territorio diocesano di Concordia-Pordenone, dispongo quanto segue:

Parole chiave: Funerali (3), Catechismo (2), Giuseppe Pellegrini (2), Messe (15), Visita Pastorale (9), vescovo (143)
Ultime disposizioni del Vescovo valide per tutta la Diocesi

A seguito di quanto stabilito con Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri dell’8 marzo 2020 (di seguito “Decreto”), fino alle ore 24.00 di venerdì 3 aprile 2020, visto il comunicato della Conferenza Episcopale Italiana, in comunione con i Vescovi della Conferenza Episcopale del Triveneto, per l’intero territorio diocesano di Concordia-Pordenone dispongo quanto segue:

  1. Evitare sempre ogni assembramento di persone, e rispettare il criterio di garantire non meno di un metro di distanza fra le persone, ai sensi dell’Allegato 1 lettera d) del Decreto.
  2. Si possono tenere aperti i luoghi di culto, senza organizzarvi alcun tipo di celebrazione religiosa e a condizione di adottare misure tali da evitare assembramenti di persone, tenuto conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei luoghi, e tali da garantire la possibilità di rispettare la distanza tra loro di almeno un metro di cui al n. 1; si mantengano senza acqua benedetta le acquasantiere, garantendo una adeguata pulizia degli ambienti.
  3. Sono sospese tutte le celebrazioni religiose aperte al pubblico:
    1. i sacerdoti celebrino la Santa Messa in forma privata. I fedeli, nell’impossibilità di adempiere al precetto festivo (can. 1248 § 2), dedichino un tempo conveniente all’ascolto della Parola di Dio, alla preghiera e alla carità; possono essere d’aiuto anche le celebrazioni trasmesse tramite radio, televisione e “in streaming”, nonché i sussidi offerti dalla Diocesi.
    2. nell’impossibilità di ogni celebrazione esequiale, è consentita la sola benedizione della salma in cimitero in occasione della sepoltura o prima della cremazione nel luogo dove si trova la salma, rispettando le condizioni di cui al n. 1.
    3. i battesimi e i matrimoni sono consentiti senza solennità, a condizione che si chiuda il luogo della celebrazione, alla presenza dei padrini/testimoni, rispettando le condizioni di cui al n. 1.
    4. il sacramento della penitenza può essere celebrato nella sola forma del “Rito per la riconciliazione dei singoli penitenti”, rispettando le condizioni di cui al n. 1.
    5. i fedeli possono adempiere alle pratiche quaresimali o di preghiera personalmente in chiesa o altro luogo rispettando le condizioni di cui al n. 1.
  4. Sono sospesi gli incontri del catechismo nonché le attività formative e ludiche di patronati e oratori, incluse le uscite, i ritiri e quant’altro; si tengano chiusi tutti gli spazi.
  5. Per le attività delle società e associazioni sportive e per i bar ci si attenga esattamente a quanto stabilito dal Decreto (si vedano, in particolare per quel che riguarda le Parrocchie nel territorio veneto l’art. 1.1 lettere d, g n, o, e per le Parrocchie nel territorio del Friuli Venezia Giulia l’art. 2. 1 lettere c, e, g).
  6. Sono sospese feste, sagre parrocchiali, concerti, serate culturali, rappresentazioni teatrali, proiezioni cinematografiche e quant’altro.
  7. Sono sospese le lezioni dello Studio Teologico e della Scuola di Formazione Teologica;
  8. Sono chiusi i musei, le biblioteche, gli archivi e gli altri istituti e luoghi della cultura.
  9. Sono sospesi gli appuntamenti legati alla Visita pastorale e la celebrazione delle Cresime.
  10. Rimane possibile visitare i malati o qualche famiglia per offrire loro conforto spirituale e, se del caso, l’unzione degli infermi e il viatico.
  11. Le attività caritative possono continuare nei centri d’ascolto e gli altri servizi di Caritas diocesane e parrocchiali e realtà affini, garantendo le condizioni stabilite al n. 1. Nelle mense dei poveri si garantiscano le condizioni di cui al n. 1, oppure si distribuiscano i cestini con i pasti che non potranno però essere consumati all’interno delle strutture.

 

 

 

+ Giuseppe Pellegrini, Vescovo

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