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Istituito il Servizio per la tutela dei minori e degli adulti vulnerabili (SDTM)

E' stato istituito nella Diocesi di Concordia Pordenone il Servizio per la tutela dei minori e degli adulti vulnerabili (SDTM): una struttura pensata e voluta da Papa Francesco, che con il Motu Proprio "Vos estis lux mundi" del maggio 2019

Istituito il Servizio per la tutela dei minori e degli adulti vulnerabili (SDTM)

E' stato istituito nella Diocesi di Concordia Pordenone il Servizio per la tutela dei minori e degli adulti vulnerabili (SDTM): una struttura pensata e voluta da Papa Francesco, che con il Motu Proprio "Vos estis lux mundi" del maggio 2019 ha chiesto a tutte le Chiese locali di organizzarsi per dare una risposta efficace alla dolorosa realtà degli abusi compiuti sui minori in ambito ecclesiale.
La CEI nel giugno 2019 ha calato questa decisione nel contesto specifico della Chiesa italiana elaborando le "linee guida" che contengono indicazioni pratiche per l’attuazione di questo progetto.
Nel dicembre scorso il Vescovo Mons. Giuseppe Pellegrini ha emanato un apposito decreto per dare vita al Servizio diocesano, il cui coordinamento è affidato alla responsabilità di un Referente, affiancato da un Responsabile del centro di ascolto e da un gruppo di lavoro composto da persone con competenze psicologiche, giuridiche ed educative.

Compito del servizio
Compito del servizio - secondo la volontà di Papa Francesco - è quello di far emergere con chiarezza e trasparenza le situazioni in cui si siano verificati comportamenti lesivi della dignità dei minori, da parte di persone legate all’ambiente ecclesiale.
Si vuole dare la priorità assoluta alla tutela di chi ne sia stato vittima e invertire così la tendenza, purtroppo presente in tempi passati, di mettere a tacere quanto emerso, per un deleterio meccanismo difensivo del "buon nome" della Chiesa.
Ma l’obiettivo del servizio non è limitato a questo pur fondamentale ambito: si tratta piuttosto di operare anche in chiave preventiva rispetto a tali abusi, con un’attività educativa che porti alla creazione di una vera e propria cultura della tutela dei membri più fragili delle comunità ecclesiali.
L’introduzione del tema della protezione e custodia dei piccoli - a partire dalla formazione dei sacerdoti e dei religiosi, fino a quella degli operatori pastorali che hanno ruoli educativi nell’ambito delle attività parrocchiali - dovrà diventare una preoccupazione prioritaria nella nostra Diocesi ed entrare a far parte della pastorale ordinaria.

Il Centro di ascolto
Il Centro di ascolto è la struttura del Servizio a cui possono rivolgersi coloro che intendono presentare una segnalazione riguardante situazioni che possano configurare abusi su minori o per avere informazioni.
La responsabilità della sua gestione è stata affidata dal Vescovo ad Alex Coden, un esperto e sensibile educatore, già impegnato a livello diocesano come incaricato della formazione nell’ambito dell’Azione Cattolica.
A rivestire il ruolo di Referenti del Servizio sono stati chiamati Michele e Flora De Feo, che hanno alle spalle diversi anni di esperienza come operatori di pastorale familiare e che di diritto sono diventati anche membri del Servizio regionale per la tutela dei minori, a sua volta collegato al livello nazionale.
Del gruppo di lavoro fanno parte don Roberto Tondato (Rettore del Seminario diocesano, Cancelliere Vescovile e docente di diritto canonico), Elisa Burigana (pedagogista e già Direttrice del Consultorio familiare Noncello di Pordenone), Barbara Piani (psicologa e collaboratrice del Consultorio familiare Noncello), Guido Rigolo (avvocato penalista) e Matteo Maria Giordano (media educator nell’ambito delle nuove tecnologie).
L’equipe si è già incontrata diverse volte per porre le basi del funzionamento del Servizio, ma gli eventi legati alla pandemia di coronavirus hanno poi purtroppo impedito nello scorso anno pastorale l’attuazione dei primi passi di quanto era stato progettato.
L’attuale apertura del Centro di ascolto costituisce dunque un primo segno della presenza in Diocesi del SDTM in attesa di avviare, a partire da quest’anno, le iniziative di informazione e di formazione programmate, compatibilmente con le restrizioni legate alla situazione pandemica.

Riferimenti
Le persone che volessero contattare il Centro di ascolto per segnalazioni o informazioni lo possono fare attraverso il numero telefonico 3298397588 il lunedì, mercoledì e venerdì dalle 18.30 alle 19.30 e il martedì e giovedì dalle 12 alle 13, oppure all’indirizzo di posta elettronica tutelaminori @diocesiconcordiapordenone.it
E’ stata anche aperta nel sito diocesano una pagina web dedicata al Servizio, nella quale poter trovare ulteriori informazioni.
FG

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