Cultura e Spettacoli
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Spilimbergo: da stasera le proiezioni per Le Giornate della luce

I proiettori si accendono stasera alle 21, poi si continua (vedi programma)

Spilimbergo: da stasera le proiezioni per Le Giornate della luce

- La fotografia è un elemento chiave per il fascino di un film, uno degli aspetti essenziali della settima arte. Organizzato dall’Associazione culturale “Il Circolo”, il festival Le Giornate della Luce - che gode del sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, del MiBACT, del Comune di Spilimbergo e della Fondazione Friuli - anche quest’anno vedrà l’attribuzione del premio Il Quarzo di Spilimbergo-Light Award, assegnato alla migliore fotografia di un film italiano dell'ultima stagione. Capitanata dalla regista, sceneggiatrice e scrittrice Cristina Comencini, la giuria riunisce il regista Daniele Ciprì, i critici cinematografici Oreste De Fornari, Alberto Crespi e Mario Sesti e l’operatrice di settore Cristina Sain, che offriranno il loro sguardo appassionato e competente alla scelta del vincitore all’interno della terna composta da Nicolaj Brüel per il film di Matteo Garrone “Pinocchio”, Alessandro Abate e Francesco di Giacomo per “Martin Eden” di Pietro Marcello e Vladan Radovic per “Il traditore” di Marco Bellocchio.

Lunedì 24 agosto alle 21 al Cinema Miotto di Spilimbergo, la proiezione del primo dei film finalisti, Martin Eden (2019) di Pietro Marcello con Luca Marinellie Jessica Cressy.

Il marinaio Martin Eden vive alla giornata al porto facendo lavori occasionali e usuranti. L’incontro con la giovane borghese Elena Orsini lo spinge a guardare il mondo da un’altra prospettiva e capisce di dover colmare il proprio deficit di istruzione. È un film dove un secolo intero, il Ventesimo, viene raccontato in una continua mescolanza di registri e stili, dove si confondono immagini e temi di decenni lontani, diventati improvvisamente non solo vicini, ma coesistenti. Ancora una volta la libertà espressiva e la voglia di osare del regista casertano colgono nel segno. 

A seguire il corto La memoria nel corpo (2019), liberamente ispirato all’omonima raccolta di poesie di Antonella Sica (Rayuela Edizioni). Realizzato dagli allievi del 2° anno del CSC Animazione (Centro Sperimentale di Cinematografia Piemonte).

 

Lunedì 24 agosto, sempre alle 21, ma a Borgo cavalier Moro a Codroipo, la proiezione del documentario “Boia, Maschere E Segreti. L’horror Italiano Degli Anni Sessanta” (2019) di Steve Della Casa. L’autore sarà in dialogo con Silvia Moras.

 

Martedì 25 agosto alle 21 al Cinema Miotto, il secondo film finalista del Premio Quarzo di Spilimbergo Il traditore (2019) di Marco Bellocchio con Pierfrancesco Favino, Luigi Lo Cascio All’inizio degli anni ’80 una guerra dura e spietata è in corso in Sicilia tra i boss della mafia per il controllo del traffico della droga. Tommaso Buscetta fugge per nascondersi in Brasile e da lontano assiste impotente all’uccisione a Palermo di due suoi figli e del fratello. Il giudice Giovanni Falcone vuole da lui una testimonianza per smontare l’apparato criminale mafioso. E Buscetta diviene “la prima gola profonda della mafia”. Marco Bellocchio fa di Buscetta un personaggio tragico shakespeariano e nelle pieghe del racconto e nei chiaroscuri del personaggio piazza i suoi tocchi più personali, elevando così l’uomo e la storia.

A seguire il corto Memorie di Elisa e Serena Lombardo, liberamente ispirato al romanzo “La lettrice di Cechov” di Giulia Corsalini (Nottetempo).

La lunga carrellata di ospiti ed eventi di questa edizione del festival Le Giornate della Luce proseguirà fino al 29 agosto. A chiudere il festival è atteso l’arrivo di Giancarlo Giannini, icona del nostro cinema ma amatissimo anche all’estero - tanto che a inizio del 2021 la sua carriera verrà consacrata con una stella sulla “Walk of Fame” - che al festival renderà un appassionato omaggio a Mario Monicelli a dieci anni dalla scomparsa. A brillare sarà anche il ricordo e la presenza di altre “stelle”, a partire da due, ulteriori omaggi. Franco Zeffirelli sarà ricordato con la proiezione di uno dei suoi film più intimistici, “Un tè con Mussolini”, e un documentario firmato da Daniele Nannuzzi che offriranno l’occasione per ascoltare aneddoti e riflessioni dalla voce di alcuni suoi collaboratori (conversazione venerdì 28 agosto con Caterina d’Amico, Pippo Zeffirelli e, in videochiamata, Umberto Orsini). Ettore Scola, regista che ha fatto della pacata ironia il suo modo di narrare l’Italia, sarà raccontato nella serata di giovedì 27 agosto dalla figlia Silvia insieme alle attrici Ottavia Piccolo e Alessandra Panelli e all’attore e produttore Andrea Occhipinti.

Fonte: Comunicato stampa
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