San Leonardo Valcellina, domenica 23 giugno, inaugurazione restauro oratorio Santo Spirito
Appuntamento alle ore 17 nell'oratorio che si raggiunge attraverso una carrarecci; in caso di maltempo il ritrovo sarà in parrocchiale
Perduto in mezzo alla campagna, l’oratorio si raggiunge attraverso una carrareccia, affiancata da una rustica Via Crucis. La vastità del paesaggio con colture a perdita d’occhio e le montagne alle spalle già dispongono lo spirito all’incontro con la storia e con l’arte. Entrando poi nella chiesetta, intima e raccolta, ci si sente quasi accolti dalle figure che da quattro secoli sono lì a guardare chi entra con occhi vivi e bonari.
QUALCHE CENNO
SULLA STORIA
La piccola costruzione risale probabilmente al secolo XVI, forse rimaneggiamento di una precedente struttura. Non ha portico, né sacristia, né campane. La muratura è in sassi, intonacata.
L’edificio è composto di un’aula rettangolare con travatura a vista, una capriata e un arco a tutto sesto che introduce al presbiterio di pianta quadrata con volta a crociera.
Arco, volta e pareti del presbiterio sono affrescati. In cornu Evangelii (il lato del Vangelo) due affreschi riportano anche i nomi dei committenti e la data di realizzazione: 1620. Gli affreschi semplici e popolareschi, attribuiti a scuola friulana, sono gradevoli e carichi di significato in ordine al periodo storico-religioso post Concilio di Trento, in cui si misero in atto tutte le misure possibili per riaffermare la chiesa cattolica e contrastare l’eresia luterana. Fu promossa la diffusione dell’arte visiva anche nei territori più marginali, dove la popolazione era nella quasi totalità analfabeta e l’immagine era l’unico strumento di divulgazione e spiegazione dei testi sacri, dunque una piccola biblia pauperum (bibbia dei poveri).
Considerato in quest’ottica, l’oratorio costituisce un buon esempio delle intenzioni conciliari in materia: la celebrazione della figura della Madonna; la dimostrazione dell’ortodossia della fede cattolica attraverso la presenza dei quattro dottori della chiesa; l’esaltazione dei santi e dei martiri, modelli di fede portata all’estremo e soprattutto intercessori in caso di malattie e calamità.
A PROPOSITO
DELLE PITTURE
Nell’aula, a sinistra, sono raffigurati il Profeta Daniele e l’Arcangelo Michele; sull’arco la scena dell’Annunciazione con l’Arcangelo Gabriele a sinistra e la Madonna a destra, al centro la crocifissione con devoti inginocchiati, un piccolo San Martino e la colomba dello Spirito Santo che irraggia di luce divina Maria.
Il presbiterio, sovrastato da una volta a crociera, mostra nelle quattro vele i Padri della Chiesa occidentale: Gregorio Magno, Girolamo, Ambrogio e Agostino.
Una teoria di santi riveste le pareti: Urbano papa e Floriano, Benedetto, Leonardo e Osvaldo, Lorenzo, Valentino e Antonio, Carlo Borromeo, Francesco e Rocco, Stefano. Ciascuno con gli attributi che consentono il loro riconoscimento.
Al centro dell’abside la pala della Pentecoste: una pittura a olio su tela, sei-settecentesca, forse di scuola veneziana. L’immagine raffigura il momento della discesa dello Spirito Santo sulla Madonna e sugli apostoli, e la nascita della Chiesa.
SUL RESTAURO
Dopo gli importanti restauri eseguiti negli scorsi anni ottanta, un nuovo intervento conservativo si è reso necessario a causa di infiltrazioni di risalita ed efflorescenze saline che avrebbero potuto compromettere gli affreschi. Urgeva anche una accurata pulizia.
La parrocchia di S. Leonardo, proprietaria del bene, ha commissionato il lavoro al compaesano Roberto Moret, ditta Glesis&Glesis, il quale ha operato con attenzione e scrupolosità, sia all’esterno che all’interno.
La dottoressa Annamaria Nicastro della Soprintendenza regionale durante i sopralluoghi ha potuto rendersi conto delle problematiche e accertare che venissero adottate le soluzioni proposte nel rispetto del bene stesso e delle indicazioni nazionali per il restauro e la conservazione. Su suo suggerimento sono stati effettuati dei saggi stratigrafici e sono state riportate alla luce delle decorazioni semplici e lineari che in precedenza erano state coperte.
Grazie all’interessamento del parroco don Luca Crema, la parrocchia ha ottenuto un importante sostegno economico da parte della Fondazione Friuli.
Altrettanto cospicuo il contributo delle Associazioni del paese, che hanno deciso di investire ogni anno, parte del ricavato della grande manifestazione del “Porco in piazza” nella cura e valorizzazione del paese. E, grazie alla generosità di privati, le spese sono state interamente coperte.
Da ricordare anche il restauro della pala della Pentecoste effettuato qualche anno fa, finanziato anch’esso dalle Associazioni e da privati cittadini.
Una bella soddisfazione per tutta la comunità sanleonardese dimostratasi consapevole dell’importanza di trasmettere ai nostri figli e nipoti ciò che è stato volta per volta ricevuto.
INAUGURAZIONE
Domenica 23 giugno ore 17
Consegna del restauro conservativo
dell’Oratorio dello Spirito Santo
Interventi musicali
del Gruppo vocale Viriditas, all’arpa Chiara Gasparotto
Al termine: convivialità
In caso di maltempo l’evento si terrà nella chiesa parrocchiale
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