Operaia: sabato 24ottobre il concerto dal campanile di San Marco

In un periodo così particolare, denso di apprensione e timori per il perdurare della pandemia “covid-19”, la Storica Società Operaia in comunione con l’Amministrazione Comunale ha organizzato un particolare quanto insolito incontro musicale.

Particolare per il giovanissimo violinista Davide Musolla, con un palmares di tutto rispetto, che lo vedrà impegnato in un breve concerto come assoluto protagonista, diretto dal Maestro Michele Toffoli, insolito per il luogo dove si terrà la performance musicale ovvero la cella campanaria del Campanile del Duomo Concattedrale di San Marco.

Anche il titolo dell’esibizione è denso di significato, denso di speranza e di emozioni: “per cantare un canto nuovo”.

E’ questa la grande speranza: una nuova prospettiva di vita arricchita da un’esperienza tragica che sta temprando ogni essere umano, dove nonostante tutto alberga la certezza di un domani migliore.

L’avvenimento sarà trasmesso in filodiffusione lungo tutta la Contrada Maggiore e in diretta sulle pagine facebook del Comune di Pordenone e della Storica Società Operaia.

Dopo un breve indirizzo di saluto da parte del Sindaco Dottor Alessandro Ciriani e della Presidente Saccotelli Rosa avrà inizio il concerto con l’esecuzione dei brani: Inno Nazionale di Mameli, Aria sulla quarta corda di Bach, Ave Maria Gounod, Con te partirà di Boccelli e la Meditazione dal Thaiss di Massenet.

L’iniziativa  vede sostegno dell’Itas Assicurazioni, della Costam e della GSM oltre alla collaborazione dell’Accademia Musicale Pordenone.

Appuntamento dunque a SABATO 24 OTTOBRE P.V. ORE 17.00 PIAZZA SAN MARCO.

Il concerto sarà preceduto, martedì 20 ottobre 2020 alle ore 18.00 presso il Centro Culturale Palazzo Gregoris in presenza e in diretta sulla pagina facebook della Società Operaia da una conferenza sui lavori di restauro del Campanile di San Marco con l’intervento dell’Ingegner Arturo Busetto tecnico che ha seguito i lavori stessi e l’appassionato di storia dell’arte Avvocato Francesco Longo.