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La GMJO al Verdi: 3 e 4 settembre

Diretta dalla bacchetta di Lorenzo Viotti onora Pordenone di due concerti la GMJO: il 3 sul palco con Passione, il 4 con Destino. Due veri eventi.

Parole chiave: Pordenone (837), Teatro (161), Musica (48)
La GMJO al Verdi: 3 e 4 settembre

Pordenone capitale della grande musica del nostro tempo grazie al progetto di residenza della Gustav Mahler Jugendorchester (GMJO), che rinnova con il Teatro Comunale pordenonese una forte sinergia: nel cuore dell’estate, infatti, la GMJO è stata ospite del Teatro per allestire il tour che sta facendo tappa in tutta Europa e che si concluderà in riva al Noncello con due concerti in programma lunedì 3 e martedì 4 settembre (ore 20,45).
Fondata a Vienna per iniziativa di Claudio Abbado, la GMJO opera sotto il patrocinio del Consiglio d’Europa: l’eccezionale livello artistico degli orchestrali la rende la compagine giovanile più famosa al mondo.
La GMJO a Pordenone sarà diretta da Lorenzo Viotti, ormai tra le migliori bacchette internazionali. In programma, il 3 settembre, da Tristano e Isotta - Preludio e Morte di Isotta di Richard Wagner, il Concerto per violoncello n. 1 in Mi bemolle magg. op. 107 di Sostakovic e la Sinfonia n. 6 in Si min. op. 74 "Patetica" di Cajkovskij; il 4 settembre, invece, Ouverture da La Forza del Destino di Verdi, il Concerto per violoncello n. 2 in si min. op. 104 di Dvo?ák e la Sinfonia n. 5 in do diesis min. di Mahler. Nei due concerti per violoncello, solista d’eccezione sarà una star del concertismo mondiale: Gautier Capuçon.
Il programma del 3 potrebbe essere definito "Passione", parola chiave che unisce i tre capolavori di questo concerto. L’idea di accostare in un unico momento sinfonico l’inizio e il finale del Tristano e Isotta è dello stesso Wagner: un crescendo febbrile che esprime il senso di tutta l’opera narra una passione totale. Considerato l’ultimo "compositore classico" del Novecento, Sostakovic nel Concerto per violoncello n.1 presenta una pagina serena, dove "tutto profuma di rinascita". Finale potente con la Sinfonia n. 6 "Patetica", capolavoro sinfonico tra i più noti e ammirati del repertorio, ritenuta da Cajkovskij "la migliore e la più compiuta" delle sue opere.
"Destino" è invece la parola chiave del programma del 4 settembre. Il tema iniziale de La Forza del Destino di Verdi, lirico e drammatico, imprime un carattere potente all’intero programma del concerto. Alla celebre pagina verdiana fanno seguito altre due opere di grande intensità, a cominciare dal Concerto per violoncello di Dvorák: composto negli anni del soggiorno americano del compositore boemo, è considerato il suo testamento spirituale, oltre che un felice esempio di armonia tra struttura classica e folklore popolare. Con la Sinfonia n.5 di Mahler infine mutano le coordinate di spazio e tempo e la musica si apre a nuovi, immensi orizzonti. Un preludio al Novecento che celebra il trionfo dell’uomo sul dolore e sulla morte e che meglio di altri esprime il senso di un profondo distacco dal mondo.

La GMJO al Verdi: 3 e 4 settembre
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