Il Pordenone: la mostra chiude il 2 febbraio. Ultimi giorni di visita
Domenica 2 febbraio chiude i battenti la grande mostra "Il Rinascimento di Pordenone", inaugurata il 24 ottobre scorso. Questi sono i giorni delle visite di tanti gruppi organizzati provenienti da Pordenone, ma soprattutto da località del Triveneto. Scolari, studenti e terza età camminano per la città inseguendo le opere dell'artista che ne porta il nome.
Domenica 2 febbraio chiude i battenti la grande mostra "Il Rinascimento di Pordenone", inaugurata il 24 ottobre scorso.
Questi sono i giorni delle visite di tanti gruppi organizzati provenienti da Pordenone, ma soprattutto da località del Triveneto. Gruppi di visitatori si possono osservare in città. Da parco Galvani, dove presso la Galleria d’arte moderna ha sede la mostra, si dirigono verso corso Vittorio Emanuele dove a Palazzo Ricchieri si possono ammirare documenti e altre opere del Pordenone, tra le quali le portelle originali del battistero firmato Pilacorte, che si trova in Duomo Concattedrale, il Ballo campestre e altro.
Lasciato il Ricchieri i visitatori passano in Duomo ad ammirare la pala della Madonna della Misericordia, in tanti sostano sul presunto ritratto del Pordenone.
Se c’è disponibilità di tempo accedono a "Pordenone Experience" viaggio emozionale tra gli affreschi di Giovanni Antonio De’ Sacchis, mostra d’avanguardia per ammirare sin nei minimi particolari gli affreschi dell’artista. Questa mostra resterà aperta fino al 26 febbraio.
Nelle ultime mattine di gennaio la mostra è visitata soprattutto dagli studenti in percorsi didattici assistiti con Eupolis. Ogni mattina i pullman sostano davanti all’ingresso di Parco Galvani, fanno scendere gli alunni e passano a riprenderli ad orario stabilito.
Sono esauriti i posti per le ultime visite guidate nel territorio da Valeriano a Pinzano, da Travesio a Spilimbergo. Auspichiamo che riprendano in primavera.
Dopo verrà il tempo dei bilanci, che crediamo certamente positivi, con le auspicate ricadute in tanti settori del territorio, da una maggiore conoscenza di Pordenone e del Friuli occidentale, alle offerte nella gastronomia, nelle strutture alberghiere, nella viabilità, nel turismo in generale anche quello slow, lento.
m.l.g.a.
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