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Greccio: Notte di Natale 1223

Dopo il debutto a Poffabro e la replica a Prata, sarà proposto anche a Pordenone il musical teatrale del Gruppo Controcorrente che ha messo in scena il presepe vivente di San Francesco d’Assisi, ispirandosi alla biografia scritta da Tommaso da Celano

Parole chiave: Gruppo Controcorrente (1), Greccio (2), Pordenone (838), Poffabro (4), Prata (13), musical (2)
Greccio: Notte di Natale 1223

Il 17 dicembre scorso, nella chiesa di Poffabro, è andato in scena Greccio: Notte di Natale 1223, musical teatrale del Presepe Vivente a opera di San Francesco d’Assisi per iniziatica del Gruppo Controcorrente. La rappresentazione (di circa 50 minuti) ha avuto una replica il 23 dicembre all’esterno della chiesa dei Santi Simone e Giuda di Prata di Pordenone (essendo all’aperto e di sera viene raccomandato abbigliamento adatto) e sarà replicata il 7 gennaio alle 16 nell’Auditorium Concordia di Pordenone. Quest’anno il gruppo Controcorrente rivive la tradizione del presepe vivente attraverso la messa in scena di questo nuovo spettacolo. Ricorrono I infatti gli ottocento anni (1223-2023) da quando san Francesco, nel piccolo borgo di Greccio nella valle reatina, realizzò il primo presepe vivente rappresentando la nascita di Gesù Bambino in mezzo alla gente. Filo conduttore della messa in scena la biografia del Santo di Tommaso da Celano, biografo ufficiale di Francesco. "Vorrei rappresentare il Bambino nato a Betlemme, e in qualche modo vedere con gli occhi del corpo i disagi in cui si è trovato per la mancanza delle cose necessarie a un neonato, comefu adagiato in una greppia e come giaceva sul fieno tra il bue e l’asinello" ebbe a dire il Santo d’Assisi. Correva infatti l’anno 1223 quando Francesco scelse l’umile paese montano di Greccio, affacciato sulla vasta conca reatina, per rievocare la nascita del Salvatore. La somiglianza dei luoghi con quanto egli aveva visto in Palestina lo portò a realizzare un evento che ancora oggi segna la storia della nostra tradizione. L’intento del Santo poverello era quello di far capire a un popolo rozzo e lontano dagli insegnamenti cristiani, l’evento misterioso della nascita di Gesù. Il 1223 fu un anno particolare per Francesco: il 29 novembre papa Onorio III approva definitivamente la Regola e concede a Francesco la licenza di poter rappresentare la natività di Gesù. Il cuore di Francesco era però diviso tra felicità e tristezza: dopo il viaggio in Palestina e l’incontro con il sultano, era rimasto molto impressionato da quella visita. Si accorse che per poter visitare i luoghi santi si spargeva molto sangue per un Dio che è amore. Ecco che Greccio sarebbe divenuta la nuova Betlemme. L’idea concretizzatasi con la realizzazione del Presepe da parte del Poverello d’Assisi, ha consentito al gruppo Controcorrente di rappresentare nuovamente l’evento grazie alla collaborazione di Don Andrea Vena della parrocchia di Poffabro, dell’associazione CTG e di don Pasquale della parrocchia di Prata e dell’associazione Insieme per-ODV della Parrocchia del Sacro Cuore di Pordenone.

Fonte: Redazione Online
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