Cultura e Spettacoli
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Dal 6 settembre in Biblioteca: immagini d'Africa con "Il soffio degli antenati"

Una mostra fotografica che porta lontano: "Il soffio degli antenati" di Marco Aime, accolta dalla Biblioteca civica a Pordenone dal 6 settembre al 20 ottobre

Parole chiave: Fotografie (6), Mostra (89), Biblioteca (47)
Dal 6 settembre in Biblioteca: immagini d'Africa con "Il soffio degli antenati"

Antropologia e fotografia si incontrano nella mostra fotografica "Il soffio degli antenati" allestita nella sala esposizioni della Biblioteca civica di piazza XX Settembre che verrà inaugurata giovedì 6 settembre alle 18.00. Rimarrà aperta fino al 20 ottobre e sarà visitabile dal martedì al sabato ore 9.00–19.00 con ingresso libero.
Il progetto, realizzato da Marco Aime con la produzione della Fondazione Palazzo Ducale di Genova, propone una lettura visiva dell’Africa e delle sue molteplici anime in un racconto suggestivo e poetico, accostando gli aspetti umani alle rappresentazioni fotografiche Una mostra di parole e di immagini, in cui tradizionali proverbi africani accompagnano gli scatti realizzati dall’autore in Mali, Benin, Ghana, Malawi, Tanzania, Congo e Algeria.
“E’ un viaggio nella tradizione africana” – commenta l’autore Marco Aime – “Una serie di fotografie che tenta di restituirne la vitale bellezza specchiandola nell’antica e icastica saggezza dei proverbi. Alla carica sapienziale della cultura orale si affiancano così delle concrete microstorie, spesso riassunte in un volto scolpito dalle fatiche della vita o in un luminoso sorriso. Un percorso fatto non solo di molteplici incontri, fra l’autore con le persone ritratte, ma anche di due sguardi in un gioco di rimandi intrecciati. Settantasette immagini – prosegue Aime – che evocano alcuni aspetti fondamentali del mondo africano: la vecchiaia, la solidarietà, la famiglia, l’amicizia. Il soffio degli antenati - dal titolo ispirato ai versi di Birago Diop, poeta senegalese che aderì al movimento della Negritudine - intende catturare e reinterpretare il misterioso sapere che proviene dal passato e forse rappresenta l’ultimo soffio di una storia che finisce, ma la cui forza evocativa sopravviverà ancora, se sapremo ascoltarla”
Marco Aime. Docente di Antropologia Culturale all’Università di Genova. Ha condotto ricerche sulle Alpi e in Africa Occidentale. Oltre ad articoli scientifici ha pubblicato favole per ragazzi, testi di narrativa e saggi tra cui: Le radici nella sabbia (1999), Il primo libro di antropologia (2008), Timbuctu (2008), Il lato selvatico del tempo (2008), Il diverso come icona del Male (con Emanuele Severino, 2009), L’altro e l’altrove (con Davide Papotti, 2012), La macchia della razza (2012), Cultura (2013), Etnografia del quotidiano (2014), La fatica di diventare grandi (con Gustavo Pietropolli Charmet, 2014), Tra i castagni dell’Appennino (con Francesco Guccini, 2014), Senza sponda (2015), Contro il razzismo (con Guido Barbujani, Clelia Bartoli, Federico Faloppa, 2016), Il soffio degli antenati (2017) e Lampedusa, l’isola del non arrivo (2018).
La mostra patrocinata dal Comune di Pordenone – assessorato alla cultura - è organizzata nell’ambito di Dedica Incontra dall’Associazione culturale Thesis, in collaborazione con la Biblioteca civica, gode del contributo della Regione FVG e di Turismo FVG ed è sostenuta della BCC

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