Craf: l'8 aprile a San Vito al T. presentazione del catalogo “Memoria e identità”: Italo Michieli 1907-1976
Venerdì 8 aprile alle 18.00 al Teatro Arrigoni di San Vito il CRAF presenta il volume dedicato al fondo Italo Michieli con una selezione di cento immagini in bianco e nero documentano il lavoro nei campi, gli antichi mestieri e i paesaggi urbani del Friuli fra il 1930 e il 1970 (Foto: San Vito al Tagliamento, 1950 ca.).
Venerdì 8 aprile alle ore 18.00 il Centro Ricerca e Archiviazione della Fotografia di Spilimbergo presenta al Teatro Arrigoni di San Vito al Tagliamento (PN) il volume Memoria e identità: “Italo Michieli 1907-1976” al termine del complesso impegno di studio e ricerca svolto nel 2021.
La chiesa di San Lorenzo a San Vito al Tagliamento aveva ospitato la scorsa estate l’omonima mostra, prima tappa di un progetto antropologico più ampio selezionato e finanziato dalla Regione Friuli Venezia Giulia per la sua capacità di valorizzare il patrimonio storico ed etnografico del territorio: “Abbiamo scelto di promuovere le ricchezze del nostro archivio – afferma il direttore del CRAF Alvise Rampini – e indagare questo fondo, per il suo alto valore simbolico e rappresentativo del contesto sociale e culturale dell’epoca. È un racconto della nostra storia, che per sempre vivrà nelle immagini di un prezioso fotografo”.
L’autore, originario di Padova, ha vissuto dal 1934 in Friuli, dove entrò in contatto con importanti personalità tra cui lo scultore pordenonese Ado Furlan e il poeta Pier Paolo Pasolini. Nel 1953, dopo la guerra, prese domicilio a San Vito al Tagliamento, precisamente nella frazione di Savorgnano, e ci rimase fino alla fine dei suoi giorni coltivando la sua passione per la fotografia.
Nel catalogo si ritrovano tipiche scene di vita quotidiana della periferia friulana: lavori nei campi, antichi mestieri, ritratti familiari e paesaggi urbani, oggetti caratteristici dell’epoca e simboli del boom economico di quegli anni. Le fotografie raccontano anche le cerimonie religiose e familiari offrendo spunti per un’approfondita indagine. Non mancano gruppi di studenti e foto di classe delle scuole locali dove si riconoscono gli indumenti dell’epoca.
“Utilizzare la fotografia come documento storico parlante – afferma il presidente del CRAF Davide De Lucia – rende il nostro lavoro sempre più vicino alla comunità. Il rigore scientifico del progetto e l’impegno del personale in archivio nobilitano questo fondo, finalmente disponibile per ricerca e per ulteriori approfondimenti culturali”.
II CRAF ha acquisito l’archivio Italo Michieli con la formula del comodato d’uso dalla Provincia di Pordenone nei primi anni Duemila e a titolo definitivo nel 2021. Il fondo consiste in 8914 negativi di vario formato e 800 stampe positive. I negativi sono stati trattati dal settore conservazione e restauro del CRAF, digitalizzati ad alta definizione e in parte post-prodotti. Ad oggi sono stati catalogati con scheda ministeriale circa 5800 oggetti fotografici inseriti nel sistema informatico consultabile online sul sito del CRAF.
(Per partecipare all’evento di presentazione è consigliata la prenotazione tramite mail a segreteria@craf-fvg.it o chiamando gli uffici del CRAF al numero 0427.91453).
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