A Villalta il premio di poesia "Celle Arte Natura"
Va al poeta e direttore artistico di Pordenonelegge, il riconoscimento biennale giunto alla terza edizione. In giuria Paolo Gori, Antonio Franchini, Andrea Mati, Silvio Perrella, Antonio Riccardi e Sandro Veronesi
La giuria – composta in quest’edizione da Paolo Gori, Antonio Franchini, Andrea Mati, Silvio Perrella, Antonio Riccardi, Sandro Veronesi – ha scelto, con voto unanime, di tributare il riconoscimento all’autore, Premio Viareggio 2011, Premio Carducci 2016 e 2017, Premio Latisana 2020 e vincitore del Premio Fortini, FestivalPassaggi 2023. Gian Mario Villalta è inoltre direttore artistico di pordenonelegge, Festa del Libro con gli Autori. “L’autore è stato scelto per la sua grande sensibilità nei confronti della natura, una natura sia vegetale che umana” racconta Paolo Gori presidente della giuria del premio.
IL PREMIO CELLE-ARTE NATURA
Ideato e voluto da Giuliano Gori, il Premio Celle Arte Natura viene tributato ogni due anni con l’intento di riconoscere e indicare al grande pubblico un poeta che esprima, nelle sue opere, una effettiva sensibilità per la natura e l’arte. Un riconoscimento, quindi, che restituisce al meglio l’essenza dei progetti avviati dalla famiglia Gori nella Fattoria di Celle (in località Santomato, presso Pistoia), la splendida tenuta diventata sede di una importante collezione di opere d’arte contemporanea, realizzate espressamente per la dimora storica e il suo parco, esempio fra i più rilevanti di Arte Ambientale in Italia. Nel 2018 a Celle si inaugurava La serra dei poeti,l’opera progettata dallo scrittore e architetto Sandro Veronesi, una installazione iconica intorno alla quale il paesaggista-musicista Andrea Mati ha concepito trenta cipressi disposti su quattro filari, convergenti verso il punto “focale” dell’opera: una originale serra che Veronesi ha progettato ispirandosi al mito ingegneristico ottocentesco del “paraboloide iperbolico”, espressione plastica del concetto di resistenza per forma. L’opera, in acciaio inox e vetro, è un vero e proprio monumento alla Poesia.
Di anno in anno i vincitori del Premio Celle Arte Natura ricevono, con il prestigioso riconoscimento, la possibilità di un’esperienza di «creatività residenziale» alla Fattoria di Celle presso la Collezione Gori: un soggiorno prolungato, nella cornice del meraviglioso parco d’arte ambientale. I versi che ogni poeta produce nel corso di questa esperienza vengono pubblicati in una speciale collana a tiratura limitata di libri d’arte e poesia, pubblicata da Gli Ori editori contemporanei. Ogni pubblicazione integra le liriche dei vincitori con la creatività di un artista - pittore, scultore, fotografo ecc. – e diventa così espressione artistica di una ispirazione a quattro mani, sintesi di linguaggi diversi. La prossima pubblicazione, che includerà i versi del vincitore 2023 Gian Mario Villalta, uscirà nella primavera 2024 e sarà presentata nella Fattoria di Celle, in occasione dei festeggiamenti per il Premio e vedrà le poesie intersecate con i segni di Vittorio Corsini, artista visivo, docente all’accademia di Brera la cui ricerca si concentra da sempre sul tema dell’abitare come archetipo mentale e come luogo in cui l’individuo si definisce e realizza. Ha già lavorato con importanti scrittori sul progetto Voci realizzato con il comune di Peccioli
Le precedenti edizioni del Premio Celle Arte Natura sono andate alla poetessa Antonella Anedda, che ha intersecato i suoi versi alle opere della scultrice Christiane Löhr (2019), e al poeta Giuseppe Conte, affiancato nel libro dal foto artista Luca Gilli (2021). Il Premio Celle Arte Natura è l’occasione per approfondire la conoscenza della collezione di opere di arte ambientale e del parco di Celle, per un cammino della mente che permette di integrare idee e luoghi, riflessioni, con la visita approfondita a un inventario a cielo aperto delle mille strade che l’arte contemporanea e la scrittura via via hanno imboccato nel corso del tempo.
IL PARCO DI CELLE
Con oltre ottanta installazioni site-specific, il Parco di Celle è ormai una realtà nota a livello internazionale. La Collezione Gori si pone come un laboratorio interdisciplinare che porta avanti un'attività creativa cui prendono parte artisti provenienti dai diversi continenti. Sono oltre settanta gli artisti presenti nella collezione di arte ambientale della Fattoria di Celle: alcuni hanno lasciato la propria traccia nel grande parco – Alice Aycock, Daniel Buren, Dani Karavan, Fausto Melotti, Robert Morris, Dennis Oppenheim, Anne e Patrick Poirier, Ulrich Ruckriem, Richard Serra, Mauro Staccioli e George Trakas – mentre altri hanno preferito scegliere per le loro opere gli interni degli edifici storici – Nicola De Maria, Luciano Fabro, Anselm Kiefer, Sol LeWitt, Richard Long, Mimmo Paladino, Giuseppe Penone, Michelangelo Pistoletto, Gianni Ruffi, Aldo Spoldi, Emilio Vedova e Gilberto Zorio. La collezione è aperta al pubblico, fin dal 1982, per esplicito volere di Giuliano Gori e dei suoi familiari.
GIAN MARIO VILLALTA
“Nella poesia è proprio il movimento profondo della lingua – che si fa voce, tono, emozione – ciò che forma il senso del testo. È necessario assaporare nel testo quel movimento profondo della lingua perché riveli la sua efficacia” Gian Mario Villalta
Gian Mario Villalta, vincitore del Premio Celle Arte Natura 2023, è nato a Visinale di Pasiano - Pordenone, nel 1959. Laureato in Lettere Moderne all'Università di Bologna. Ha esordito come poeta nei primi anni Ottanta pubblicando su riviste come “il Verri” di Luciano Anceschi, “Studi di Estetica” e “Alfabeta”. Fra i libri di poesia si ricordano: Altro che storie! (Campanotto, 1988); Vose de Vose / Voce di voci, (Campanotto, 1995, ristampato nel 2009); Vedere al buio (Sossella, 2007); Vanità della mente (Mondadori, 2011, Premio Viareggio 2011), Telepatia (LietoColle-pordenonelegge, 2016, Premio Carducci), Dove sono gli anni (Garzanti, 2022, Premio Fortini) scritti in lingua italiana o nel dialetto del suo paese. Negli anni, numerosi sono stati gli studi e gli interventi critici su rivista e in volume: tra questi i saggi La costanza del vocativo. Lettura della “trilogia” di Andrea Zanzotto (Guerini e Associati, 1992); ha curato i volumi: Andrea Zanzotto, Scritti sulla letteratura (Mondadori, 2001) e, Con Stefano Dal Bianco ha curato il Meridiano Le poesie e prose scelte di Andrea Zanzotto (Mondadori 1999). Il respiro e lo sguardo. Un racconto della poesia italiana contemporanea (Rizzoli, 2005); La poesia, ancora? (Mimesis, 2022). Sue poesie sono tradotte in antologie e riviste in francese, inglese, sloveno, serbo, russo e olandese. Nel campo della narrativa il suo primo romanzo è stato, Un dolore riconoscente (Transeuropa, 2000). Poi sono venuti i romanzi Tuo figlio (Mondadori, 2004), Vita della mia vita (Mondadori, 2006), Alla fine di un’infanzia felice (Mondadori, 2013), Satyricon 2.0 (2014), Bestia da latte (SEM, 2018), L’Apprendista (SEM, 2020). Dal 2002 è direttore artistico di pordenonelegge, Festa del Libro con gli Autori, oggi riferimento internazionale per autori, poeti, scrittori, filosofi, artisti, giornalisti di fama mondiale. Pordenonelegge, con il suo cartellone poesia è anche un festival nel festival, l’appuntamento più ricco di proposte, presenze e novità editoriali a livello nazionale. E da dieci anni è nata, per iniziativa di Gian Mario Villalta, la Collana Gialla, dedicata alla giovane poesia contemporanea, subito seguita dalla Collana Gialla Oro per autrici e autori di rilievo nel panorama italiano ed europeo. Le due collane sono edite oggi da pordenonelegge / Samuele editore.
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