14 maggio 1918: cent'anni fa aperto il Santuario delle Grazie di Pordenone
Il Santuario delle Grazie di Pordenone fu aperto al pubblico, sebbene incompleto, nel pieno della guerra: era il 14 maggio 1918.
Martedì 14 maggio 1918, nonostante la drammatica situazione vissuta anche a Pordenone in quello che sarebbe stato l’ultimo anno della Grande guerra, il vescovo Isola benedisse e aprì al culto il santuario della Beata Vergine delle Grazie. La prima pietra era stata posta nel 1899 e i lavori erano stati sospesi nel 1915 con l’entrata dell’Italia in guerra, quando si era ormai giunti al "rustico", l’edificio era infatti stato completato ma non rifinito, mancava anche la gradinata.
Il rito di benedizione e apertura del Santuario, pur incompleto, fu deciso per invocare la protezione della Madonna per la fine del conflitto.
Vi parteciparono don Giuseppe Marin che fungeva da parroco del Duomo e da direttore della Casa di riposo Umberto I, don Celestino Sclabi che assicurò il buon funzionamento dell’ospedale Santa Maria degli Angeli e don Umberto Gaspardo, cappellano a Bagnarola, e la gente di Pordenone.
Il vescovo Isola arrivò mentre stava iniziando la messa e celebrò pure lui.
L’interno della chiesa era ancora al grezzo per cui come altare fu utilizzato un catafalco donato dall’Austria, che venne trasportato dal Duomo di S. Marco.
Per tutto il mese nel Santuario furono celebrate funzioni mariane, impresa non facile per i pordenonesi ai quali le sentinelle imperiali chiedevano di esibire il permesso all’altezza del Ponte di Adamo ed Eva(informazioni tratte dalle Memorie di don Celestino Sclabi e dal diario di don Umberto Gaspardo).
Breve storia
Il Santuario delle Grazie ha una storia antica, che risale al capitello citato nelle aggiunte alle cronache di Sebastiano Mantica, dove si dice che già esistesse nel 1624.
La cronaca riporta anche l’episodio della comparsa dell’immagine della Madonna a un uomo sulla via che da Pordenone porta a S. Gregorio, detto anche S. Gregorio delle barche.
Un primo piccolo Santuario fu realizzato nel 1626, nel luogo dove la Vergine "si dimostrò". L’edificio subì le piene del fiume e i successivi necessari restauri. La gente vi accorreva sempre devotamente.
Col tempo la chiesa divenne troppo piccola per accogliere i fedeli e l’arciprete di S. Mar
co mons. Luigi Branchi fortemente volle il nuovo tempio.
Alle Grazie in Pordenone la gente accorreva per pregare dai paesi più o meno vicini. Accorreva nei momenti di grande necessità materiale e morale.
Don Giuseppe Lozer vi era andato il 18 maggio del 1915 su richiesta di donne, madri e mogli per pregare affinché l’Italia restasse estranea al conflitto. La grande processione di don Lozer voluta dalle parrocchiane, unitamente ad altri episodi, costò al sacerdote l’arresto prima, poi il confino.
Ma nel quarto anno di guerra nessuno poté impedire ai sacerdoti pordenonesi e al vescovo Isola di aprire il nuovo tempio anche se non completato.
Consacrazione
Il Santuario sarà consacrato solennemente dal vescovo Paulini il 13 agosto 1921. Incoronò solennemente la Vergine il cardinale La Fontaine, patriarca di Venezia, l’8 settembre 1924.
Secondo conflitto mondiale: il 20 febbraio 1944 i pordenonesi sotto le bombe si affidarono nuovamente alla Vergine delle Grazie con una solenne funzione espiatoria, era presente una folla imponente, celebrarono i due parroci cittadini mons. Coromer e mons. Muccin. Dal 1966 il Santuario della Madonna delle Grazie e chiesa parrocchiale.
Maria Luisa Gaspardo Agosti
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