Vincono Fedriga e l'astensionismo. Gli eletti del Pordenonese in Regione
Confermati i sindaci uscenti di Spilimbergo, Fiume Veneto e San Giorgio della Richinvelda
Vince, anzi stravince Massimilianoo Fedriga. Finora è lui l’unico governatore del Friuli Venezia Giulia uscente ad essere rieletto. Governerà la Regione per i prossimi 5 anni per finire, come ha sottolineato subito dopo aver conosciuto i risultati, il lavoro già avviato pensando però al Friuli Venezia Giulia del prossimo decennio.
Vince Fedriga, ma il primo partito è quello del non voto. L’affluenza si è fermata sotto il 45%. Un friulano su due ha scelto di non recarsi alle urne.
Fedriga vince con oltre il 64% dei voti. Nella sua coalizione tiene la Lega (19,02%) che si conferma il primo partito seppur in calo rispetto a 5 anni fa. Ma allora non c’era la lista Fedriga che raggiunge il 17,77% eleggendo in Consiglio regionale diversi esponenti del Carroccio. Non c’è stato quindi, in Fvg, il sorpasso di Fratelli d’Italia (18,1%).
Il Centrosinistra di Morettuzzo, che rispetto al 2018 si presentava in coalizione con i 5 stelle, si ferma sotto al 30%.
Nettamente sconfitto il Terzo Polo di Maran che non supera la soglia di sbarramento. Soglia sfiorata (ma potrebbe esserci un riconteggio) dalla coalizione di Giorgia Tripoli (Insieme Liberi).
Mentre Il Popolo va in stampa l’Ufficio elettorale regionale non ha anora proclamato i consiglieri regionali eletti. Resta da valutare una complicata ripartizione dei resti in forza della quale potrebbero mutare anche qualche rappresentante del Friuli Occidentale.
Al momento i dodici consiglieri del Pordenonese dovrebbero essere: Markus Maurmair, Alessandro Basso e Cristina Amirante per Fratelli d’Italia. Simone Polesello e Carlo Bolzonello per la Lista Fedriga. Stefano Zannier e Lucia Buna per la Lega. Andrea Cabibbo per Forza Italia. Nicola Conficoni e Andrea Carli per il Partito Democratico. Marco Putto per il Patto per l’Autonomia.
L’ultimo posto utile dovrebbe andare a Furio Honsell (Open Sinistra Fvg) oppure a Lorella Stefanutto (Verdi Sinistra), Mauro Capozzella (Movimento 5 Stelle). Più difficile il recupero di Chiara Da Giau (Pd) e Tiziano Centis (Patto).
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