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1 maggio: una valutazione di lavoro e territorio da parte del presidente degli industriali Agrusti

Agrusti: "Ci saremmo aspettati maggiori difficoltà per la situazione internazionale non buona... con importanti riflessi anche da noi. La nostra produzione sta, invece, reagendo bene"

Parole chiave: Crescita (3), Esportazioni (1), Lavoro (32), Pordenone (838)
1 maggio: una valutazione di lavoro e territorio da parte del presidente degli industriali Agrusti

   La situazione della nostra provincia nei vari comparti in cui si articola il nostro tessuto produttivo vive una fase non negativa e questo è un dato soddisfacente". Inizia così l’intervento del presidente di Unindustria Pordenone, Michelangelo Agrusti, sul momento economico del territorio provinciale.
"Ci saremmo aspettati - sottolinea l’ex parlamentare - maggiori difficoltà per la situazione internazionale non buona, per la Brexit, per le tensioni sui dazi tra Europa e Stati Uniti, Cina e Stati Uniti, che hanno un riverbero notevole, con importanti riflessi anche da noi. La nostra produzione sta, invece, reagendo bene: metalmeccanica e legno arredo continuano a macinare risultati e nel settore del mobile, a volte abbiamo numeri in crescita a due cifre. E se il mercato interno è fermo a causa del settore della casa, che soffre ancora, l’economia è uscita irrobustita dal decennio perduto, grazie alla digitalizzazione nelle piccole e medie aziende e all’innovazione".
"E’ chiaro - aggiunge Agrusti - che non ci si può adagiare perché tutti gli elementi a cui facevo riferimento incombono, soprattutto sull’export. Bisognerà approfittare delle finestre aperte per i sostegni, nazionale e regionale, e per la trasformazione digitale del sistema produttivo".
Riguardo all’attuale momento in Friuli Occidentale, "ci sono ancora situazioni di tensione in alcune aziende, quali la Lavinox, per citare l’esempio più evidente. Elettrodomestico, meccanica e legno, comunque, tengono e in casi non rari crescono. La provincia sta facendo grandi cose per aumentare la competitività: trasformazione digitale e formazione sono all’avanguardia. Dobbiamo colmare il gap tra domanda e offerta di lavoro e deve aumentare l’aumento della competitività del sistema".
E poi c’è l’interessante capitolo dell’Interporto. "A fine maggio questa importante struttura decollerà e sarà una vera rivoluzione. Pochi immaginano cosa comporterà l’attività a pieno regime dell’Interporto, uno dei più importanti in Italia. Anche la filiera del navale sta dando buoni frutti e un altro distretto che sta crescendo in modo robusto è quello del vetro, realtà rilevante".
Quanto alle iniziative da intraprendere, anche a livello governativo, bisogna "non creare ostacoli sull’occupazione, far ripartire i cantieri, per creare un sistema di infrastrutture moderno che favorisca le esportazioni delle nostre merci. Da noi il sistema è drammatico perché il traffico normale va a velocità inaccettabili. Per questo, va completata al più presto la rete stradale.
La Regione deve attivarsi per realizzare finalmente la Cimpello-Sequals-Gemona, direttrice fondamentale anche verso la pedemontana veneta". Infine, sul fronte bancario "occorre trovare un sistema - argomenta Agrusti - per dare ossigeno alle piccole e medie aziende. Il sistema del credito è un pò ingessato da norme europee con modalità troppo dure. Va, inoltre, incentivato il ruolo dei Confidi e favorito un accesso al credito extrabancario, creando le premesse per la nascita di nuove imprese. Il Polo tecnologico è nato per questo, una grande intuizione che sta dando grandi risultati".
Maurizio Pertegato

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