San Michele al Tagliamento, il Comune acquisterà dalla parrocchia il cinema-teatro "Verdi"
Il ricavato della vendita servirà a estinguere il debito
Il Comune acquisterà dalla parrocchia il cinema - teatro "Verdi". Lo ha deciso il consiglio comunale, che all’unanimità, maggioranza e opposizione, ha deliberato l’acquisto. La decisione di vendere l’immobile, suffragata dal via libera del consiglio pastorale e dal consiglio degli affari economici della parrocchia, nonché del parere favorevole della Curia, è stata proposta dal parroco don Marco Bagnarol, che con il ricavato della vendita intende estinguere il debito della parrocchia che si trascina da molti anni.
Il cinema-teatro Verdi ha fatto la storia culturale e sociale del paese e a molte persone piange il cuore vendere la struttura, che con tanti sacrifici dell’allora parroco don Angelo Muzzatti e dei parrocchiani, riuscirono a modificare il volto del paese. Purtroppo è necessario rimettere a norma l’immobile che da molto tempo non viene utilizzato per mancanza di fondi. Iniziato nel 1964 e inaugurato nel 1968, l’immobile "centro sociale" è costituito dall’oratorio "Don Bosco" e dalla sala per proiezioni cinematografiche e rappresentazioni teatrali. Il cinema "Verdi" è sempre stato luogo di promozione culturale, con conferenze, presentazione di libri e mostre e per diversi anni riunioni del consiglio comunale, nel periodo della demolizione del municipio in piazza Libertà e la costruzione dell’attuale.
«Il cinema-teatro darà vita e nuova linfa al centro di San Michele e a tutto il territorio - ha evidenziato il sindaco Pasqualino Codognotto durante la riunione del consiglio comunale -, oltre ad essere d’impulso di nuove iniziative per i giovani».
Due anni fa era iniziato un dialogo con l’ex parroco don Giovanni Sedrani che è stato poi ripreso con l’attuale parroco don Marco Bagnarol. In merito, la parrocchia ha già fatto la sua stima, che l’amministrazione comunale sta valutando. «I bagni e i camerini, per fare un esempio, non sono più agibili - ha sottolineato Codognotto - e quindi è difficile fare delle valutazioni precise sulla cifra da investire da parte del Comune, anche se si potrebbero, il condizionale è d’obbligo, aggirare su un milione di euro circa, tra acquisto immobile e messa a norma».
Sull’argomento è intervenuto anche il vice sindaco Gianni Carrer, il quale ha puntualizzato che «servono tutta una serie di verifiche da condividere. E’ chiaro che questa realtà potrebbe diventare un luogo multifunzionale e punto di riferimento per tutto il territorio. Infatti, questo progetto è fondamentale da perseguire come obiettivo». «Stiamo lavorando a favore della comunità - ha dichiarato il consigliere Piermario Fantin - e questo recupero va nella strada giusta».
Anche l’assessore alla cultura Elena De Bortoli è disponibile all’acquisto dell’immobile da parte del Comune, poiché «questo intervento - ha spiegato - serve per rilanciare il centro di San Michele, creando attorno ad esso l’interesse culturale e sociale, ma è altresì importante ciò che dopo si andrà a programmare e concretizzare con offerte utili alla popolazione».
Sulla stessa lunghezza d’onda anche il capogruppo di maggioranza, Luca Marchesan, che nel suo intervento ha puntualizzato che «si tratta di una opportunità da cogliere per dar vita al paese e al tutto il territorio comunale».
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