La cardiologia al congresso nazionale Anmco
Illustrata l’organizzazione ambulatoriale per lo scompenso cardiaco di cui ne soffre il 2% della popolazione. Sono 110 i pazienti seguiti nell’ambulatorio dedicato
I giorni scorsi si èsvolta a Rimini la 52° edizione del Congresso Nazionale dell’Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri (ANMCO). Si tratta di uno dei momenti più rappresentativi per la Cardiologia a livello nazionale, in cui vengono presentate le più recenti e significative novità cliniche, scientifiche e organizzative, maturate nelle cardiologie ospedaliere del nostro Paese.Per i Cardiologi e gli Infermieri di area cardiologica è un'occasione annuale di aggiornamento professionale con contributi anche da parte di Associazioni cardiologiche europee ed americane.
La Cardiologia dell'Ulss 4, diretta dal Dott. Giovanni Turiano, è stata una dei protagonisti con due relazioni. A destare interesse è stato in particolare l'intervento della coordinatrice degli ambulatori, la dottoressa Sabrina Barro, la quale al Palacongressi di Rimini ha presentato, in una delle sessioni principali a cui partecipano i massimi esperti nazionali ed internazionali sulla gestione dello Scompenso Cardiaco, l'esperienza della Cardiologia ospedaliera. Il focus affrontato è stata l’assistenza del paziente con particolare riferimento all'integrazione ospedale-territorio; esperienza maturata negli anni e che ha portato all'apertura di un ambulatorio ospedaliero dedicato allo Scompenso Cardiaco il quale segue 110 pazienti residenti nel territorio di questa Ulss.
L'equipe medico-infermieristica che si occupa dei pazienti seguiti dall’ambulatorio dello scompenso cardiaco è composta dal dottor Prospero Giovinazzo e dalle dottoresse Alessandra Fontebasso e Sabrina Barro.
Lo Scompenso Cardiaco è una sindrome complessa, ne soffre il 2% della popolazione in Italia, è caratterizzata da fasi acute che necessitano di una diagnostica avanzata e di una terapia intensiva in ambiente ospedaliero, e da fasi di cronicità che necessitano di terapie domiciliari che vanno attentamente e costantemente supervisionate per evitare il susseguirsi di ricoveri con ovvio peggioramento della qualità di vita. Nello Scompenso Cardiaco Cronico le strategie di gestione dei controlli da parte del personale infermieristico dedicato si sono dimostrate molto efficaci nel prevenire le riospedalizzazioni, nel migliorare la qualità di vita dei pazienti e nella riduzione della mortalità globale con un notevole risparmio anche sul piano economico.
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