Veneto Orientale
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Coronavirus, rientrati dalla pensione per tornare in trincea

Sono 5 i medici tornati al lavoro all’Ulss4 per aiutare nell'emergenza sanitaria

 Franco Laterza e Francesco di Pede

Hanno lasciato il ruolo di nonni per tornare al lavoro, in ospedale e sul territorio, al fianco dei colleghi nell'emergenza sanitaria in corso.

Sono 5 i medici dell'Ulss 4 rientrati al lavoro ormai da qualche settimana. Sono gli ex primari Franco Laterza e Francesco Di Pede, i dirigenti medici Donato Caroli e Michele Marin, l’ex direttore del distretto sociosanitario Dario Zanon.

<<Quando in piena emergenza sanitaria, e in carenza di personale, si è concretizzata la possibilità di reclutare medici in pensione, questi hanno subito risposto all'appello – spiega il direttore generale dell'Ulss 4, Carlo Bramezza – Hanno dimostrato uno spiccato spirito di abnegazione, hanno dimostrato di essere al fianco dell'Azienda sanitaria in cui hanno lavorato per decenni e di essere vicini alla popolazione in un momento di grande bisogno di cure, fornendole tra l'altro con un bagaglio di esperienza eccezionale. Per tali motivi questi medici meritano un ringraziamento speciale>>.

Laterza, Di Pede, Caroli, Marin e Zanon sono stati reclutati mediante un contratto libero professionale che ha consentito all’Ulss4 di svolgere il tutto in tempi brevi.

<<Io facevo il nonno – spiega l'ex primario del pronto soccorso di Portogruaro, Franco Laterza – ma quando ho visto che l'emergenza aveva determinato un carico di lavoro eccezionale per il personale medico e sanitario, ho ritenuto giusto dare una mano ai colleghi in prima linea. Non potevo tirarmi indietro, sono tornato a lavorare in pronto soccorso e lo faccio volentieri ritrovando molti colleghi che avevo lasciato in precedenza. Resterò qui sino al termine dell’emergenza poi tornerò felicemente a fare il nonno>>.

Sulla stessa linea l'ex primario della cardiologia dell'Ulss 4: <<Dopo aver trascorso una vita in ospedale, e dopo aver visto da fuori quello che stava accadendo nelle strutture di cura, mi sono sentito inutile – commenta di Pede - . Non potevo restarmene a casa, fuori dalla mischia, mentre i colleghi di una vita combattevano l’emergenza, quindi sono rientrato molto volentieri ed ora faccio il medico in emodinamica. Sono stato ben accolto dai colleghi, lavoriamo molto, ci consultiamo spesso e questo conferma anche che probabilmente avevo lasciato un buon ricordo in loro>>.

 

Fonte: Comunicato stampa
Coronavirus, rientrati dalla pensione per tornare in trincea
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