Ci sarà anche Pramaggiore nel Monumento italiani ai Caduti
Il Comune invierà una pietra rappresentativa
Realizzare un Monumento ai Caduti della Grande Guerra di tutta Italia. A questa iniziativa ha deciso di partecipare anche il Comune di Pramaggiore su invito del sindaco della città di Biella, Claudio Corradino, e dei membri del Circolo Culturale sardo "Su Nuraghe". «E’ un progetto ambizioso e ammirevole - commenta Manuela Barbiero, assessore alla Cultura di Pramaggiore -: i Comuni italiani sono stati purtroppo colpiti dall’evento tragico della Prima Guerra Mondiale. Ricordare insieme chi ha pagato con la propria vita è nostro dovere e spinta all’unità nel cordoglio e nel rispetto, che mai dobbiamo dimenticare. Condividiamo dunque l’obiettivo che la città di Biella si pone con quest’opera: rinvigorire e tramandare la memoria collettiva».
L’Amministrazione comunale invierà a breve a Biella una pietra rappresentativa del territorio. «È una pietra di riuso che è stata scalpellata a mano dal nostro cittadino Antonio Caivano - spiega l’assessore Barbiero -. Egli ha preferito non effettuare un’incisione, ma lavorare il pezzo con grande pazienza per un giorno intero per realizzare in positivo le scritte "Pramaggiore" ed il numero "113", che corrisponde ai Caduti nel nostro paese. Sul lato destro ha poi scalpellato il confine della Regione con il Friuli Venezia Giulia, segnando con un puntino la posizione che corrisponde al nostro Comune. Al sig. Caivano va la nostra gratitudine per la dedizione che ha riservato a questa piccola, ma significativa, opera».
Per celebrare il Centenario della Grande Guerra, il Comune di Pramaggiore ha anche contribuito alla pubblicazione del libro "Il vento della Grande Guerra su Pramaggiore", scritto dal prof. Simone Cusin e dall’ex assessore Roberto Romanin. «La presentazione del libro è stata l’occasione per nominare Pramaggiore quale "Terra di Pace", titolo con cui abbiamo assunto l’impegno di farci promotori dei diritti umani e della pace. Invieremo in dono due copie del volume al sindaco della città di Biella ed al Circolo Culturale sardo "Su Nuraghe"».
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