Attivata la terapia intensiva al Covid Hospital di Jesolo
Ricoverato il primo paziente. Trend dei contagi in aumento ma il 96% è asintomatico
“Questa notte è stato ricoverato il primo paziente nella terapia intensiva del covid-hospital di Jesolo, da questa notte il reparto è dunque attivo con i primi 4 posti letto che si aggiungono ai posti letto disponibili nelle due sezioni di malattie infettive dove sono ricoverate 30 persone”. Lo ha annunciato il direttore sanitario Maria Grazia Carraro nel punto stampa di questa mattina, svoltosi nella sede centrale dell’Ulss4. “Ovviamente l'attivazione di altri posti letto, sia di terapia intensiva e sia di malattie infettive – ha continuato la dottoressa Carraro - così come l'attività programmata negli altri ospedali di questa Ulss, oggi invariata, potrà essere rimodulata sulla base della evoluzione epidemiologica, dei contagi e dei pazienti sintomatici che necessitano di ricovero”.
Sono ancora lontani i tempi del lockdown in cui il covid hospital di Jesolo era interamente ed esclusivamente dedicato ad accogliere e a curare i contagiati, tuttavia l’organizzazione dell’Ulss4 è pronta ad accogliere nelle proprie strutture ogni eventuale nuovo picco di contagiati. L'Azienda sanitaria ha inoltre concordato con la Casa di Cura Rizzola la messa a disposizione 20 posti letto di malattie infettive; restano altresì attivi una serie di posti letto alla Casa di Riposo Stella Marina di Jesolo dove sono presenti alcuni pazienti dimessi dal Covid hospital di Jesolo ma che necessitano ancora di assistenza prima del rientro al domicilio.
SITUAZIONE CONTAGI Il dottor Lorenzo Bulegato, responsabile del Servizio Igiene e Sanità Pubblica ha tracciato il quadro dei contagi, passato da una media di 5 giornalieri a inizio ottobre, ai 24 giornalieri di metà ottobre, ai 50 giornalieri di fine ottobre. Negli ultimi 3 giorni le nuove positività hanno seguito un trend altalenante ma in aumento: lunedì 2 novembre sono stati 72 i nuovi positivi riscontrati nel territorio di questa Ulss, ieri erano 144 ed oggi sono 96. Allo stato attuale sono complessivamente 726 i contagiati nell’ambito dell’Ulss4 così distribuiti: Annone Veneto 15; Caorle 32; Cavallino Treporti 65; Ceggia 14; Cinto Caomaggiore 6; Concordia Sagittaria 15; Eraclea 47; Fossalta di Piave 13; Fossalta di Portogruaro 9; Gruaro 3; Jesolo 103; Meolo 29; Musile di Piave 37; Noventa di Piave 22; Portogruaro 48; Pramaggiore 25; San Donà di Piave 141; San Michele al Tagliamento 14; San Stino di Livenza 53; Teglio Veneto 5; Torre di Mosto 30. Se il numero dei contagi viene rapportato al numero della popolazione del Veneto orientale (228.636 residenti) la percentuale dei contagi equivale allo 0,3%. Sul fronte scuole dall'inizio dell'anno scolastico al 30 ottobre il numero complessivo dei casi indice (contagiati) è salito a 73, questi hanno generato 2255 tamponi a studenti e personale scolastico che hanno coinvolto 20 istituti e 70 classi.
CASE DI RIPOSO Un bilancio positivo quello tracciato dal direttore dei Servizi Sociosanitari, Mauro Filippi, infatti ad oggi i contagi nelle case di riposo e nelle strutture residenziali/occupazionali per disabili ammontano ad un solo caso. Le stesse case di riposo continuano ad accogliere nuovi ospiti e le visite dei familiari restano consentite. “Da sempre supportiamo queste strutture con nostro personale – ha osservato Filippi – sia per quanto riguarda l'utilizzo dei dispositivi di protezione e sia in generale nell'organizzazione interna nel rispetto delle misure anti-covid. Inoltre a breve verrà rimodulata l’attività di screening: tamponi rapidi ogni 8 giorni agli operatori delle strutture e ogni 20 giorni agli ospiti”.
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