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La scuola al lavoro per il rientro tra norme e problemi

Cancellate le precedenti disposizioni ministeriali che stavano già impegnando i vari Istituti scolastici ad alleggerire il numero dei banchi in tanta parte delle aule e a progettare una nuova organizzazione a numero ridotto dei gruppi classe, è attualmente in fase di applicazione la nuova normativa.Ecco il punto sui lavori con tante criticità. Una su tutte: la scuola dell'infanzia ancora aspetta le sue "regole

La scuola al lavoro per il rientro tra norme e problemi

Cancellate le precedenti disposizioni ministeriali che stavano impegnando i vari Istituti scolastici ad alleggerire il numero dei banchi in tanta parte delle aule e a progettare una nuova organizzazione a numero ridotto dei gruppi classe, è attualmente in fase di applicazione la nuova normativa comunicata lo scorso 20 luglio ai dirigenti di tutte le scuole tramite i rispettivi Uffici Scolastici Regionali.
I banchi monoposto sono stati riportati nelle aule dove possono essere sistemati in modo da assicurare un metro statico di distanziamento tra gli allievi, mentre per aumentare gli spazi devono essere rimossi armadi e cattedre, queste ultime sostituite da scrivanie di minori dimensioni.
Non sarà più necessario sdoppiare le classi, dato che, spazio consentendo, è possibile la presenza fino a 30 alunni per aula. Si parla di un ordinativo, da parte del Ministero, di un numero molto consistente di banchi monoposto con le rotelle per facilitarne lo spostamento nelle aule. C’è chi teme che possano essere un incentivo all’avvicinamento degli allievi tra loro. In quanto agli arredi eliminati, per tanta parte delle scuole non è facile trovare un posto dove collocarli.
Con l’ultima soluzione proposta dal Ministero, al liceo Leopardi Majorana, come osserva la dirigente (e vertice sindacale dell’ Anp del Fvg), Teresa Tassan Viol, la maggior parte delle classi può restare nella propria aula, anche se non sarà facile mantenere le previste distanze nella realtà viva dei vari gruppi.
E’ stato alquanto sconcertante il cambiamento delle disposizioni precedentemente ricevute e già in fase di attuazione, mentre permane ( al momento in cui scriviamo) l’incertezza circa l’organizzazione della scuola per l’Infanzia.
Per quanto riguarda il tempo scuola ridotto, si pensa di poterlo recuperare con la didattica a distanza. Inoltre è molto complicato il tema dei trasporti pubblici, con orari ai quali la scuola deve adeguarsi. E’ comunque certo l’avvio dell’attività didattica ai primi di settembre per le esigenze di recupero, mentre l’inizio delle lezioni normali è previsto per il 14 dello stesso mese.
La dirigente dell’Istituto Tagliamento di Spilimbergo, Lucia D’Andrea, esprime la stanchezza di chi si è dedicato assiduamente a un progetto di scuola poi cancellato. E’ difficile lavorare quando non ci sono certezze. Comunque nella sua scuola con alcuni aggiustamenti è possibile la sistemazione dei banchi, come previsto dalle ultime indicazioni ministeriali, e pertanto il mantenimento dei gruppi classe.
Come ci spiega la dirigente del liceo Grigoletti, Ornella Varin, la sua scuola si sta organizzando in vari modi per adeguarsi alle nuove norme. Il numero degli studenti, in aumento, ha raggiunto un totale di 1.638 unità. Le aule sono abbastanza spaziose, tanto da poter ospitare le classi più numerose, anche con 29 studenti, che non è possibile sdoppiare. Dal momento che ci sono più classi che aule, si sta lavorando a un progetto di rotazione con le attività dei laboratori e della palestra. Si pensa di lavorare con orario pieno in classe su cinque giorni a settimana e per tre, quattro ore con la didattica a distanza. Tuttavia si stanno configurando tante difficoltà, tanti piani in fase di studio e tante incognite da risolvere, particolarmente in vista di varie cattedre scoperte.
All’Istituto Comprensivo di Spilimbergo il dirigente Raffaele Carucci sottolinea l’intensità e la fatica del lavoro di programmazione su molteplici versanti al quale si stanno dedicando anche alcune docenti molto generose e disponibili. E’ stato risolto al 98 per cento il problema delle aule e dell’organizzazione didattica, come pure degli ingressi e delle uscite scaglionate che richiederanno un surplus di personale per la sorveglianza. Ovviamente scaglionando le entrate e le uscite si perderà una parte del tempo scuola. E’ purtroppo preoccupante la carenza di personale docente e di collaboratori, anche in vista delle nuove esigenze. Il cortile è molto spazioso, ma i bambini riusciranno a rispettare le distanze senza un adeguato sguardo degli adulti? In quanto all’edificio scolastico, le aule sono capienti, tuttavia la preoccupazione è notevole ed è necessario procedere con adeguata prudenza e determinazione.
La dirigente dell’Istituto Comprensivo di Aviano, Maria Pighin, mentre sottolinea lo stato di incertezza del momento, riconosce che la dimensione piuttosto ridotta dei vari plessi di sua competenza e la sufficiente ampiezza delle aule facilitano il lavoro di programmazione. Si registra purtroppo una preoccupante carenza di personale in vista delle operazioni di sanificazione e cura degli ambienti.
In quanto alla mensa, si sta andando verso la decisione di far consumare i pasti in classe per mantenere i distanziamenti e ridurre le occasioni di incontro con altri gruppi.
Certo, sarà un anno di costante emergenza anche in vista della necessità di monitorare le situazioni di criticità rispetto ai contatti vissuti dai bambini e dei nuovi protocolli di sorveglianza sanitaria.

AZZANO DECIMO
Ad Azzano Decimo, è il sindaco, Marco Putto, a comunicare le ultime notizie in merito alla riapertura del prossimo anno scolastico. Tutti gli alunni della scuola primaria e secondaria dell’Istituto Comprensivo "N. Cantarutti" riprenderanno le attività in aula e senza riduzioni di orario. E’ quanto è emerso dalla seconda conferenza dei servizi che si è riunita presso la sede municipale giovedì 23 luglio. Erano presenti il sindaco, la dirigente scolastica, Maria Rita Esposito, l’assessore all’Istruzione, Annalisa Boccalon, i docenti referenti di plesso e i tecnici scolastici e comunali.
Fin dall’inizio del percorso è stata condivisa tra Scuola e Comune l’intenzione di introdurre, nel rigoroso rispetto dei protocolli di sicurezza, il minor numero possibile di cambiamenti nella vita della comunità scolastica. Si è lavorato facendo riferimento alle linee guida nazionali, impostando in particolare la logistica e l’organizzazione delle classi secondo il rispetto della distanza di 1 metro statico da bocca a bocca. E’ stato pertanto possibile mantenere la compattezza delle classi in tutti i plessi distanziando gli attuali banchi, eccetto in due realtà, Corva e Fagnigola, dove due classi potrebbero essere sdoppiate ricorrendo all’utilizzo di aule attualmente libere all’interno di entrambi gli edifici.
Ci sono inoltre le condizioni per garantire il rispetto del tempo scuola già previsto per le classi di ciascun plesso, fatte salve alcune possibili modifiche nell’organizzazione del calendario annuale che sono in corso di approfondimento. Si stanno inoltre valutando alcuni aspetti tecnici con la ditta appaltatrice del servizio mensa per garantire la fruizione dei pasti nelle modalità più opportune e sicure possibili. Resta l’attesa, in organico di fatto, di ulteriori risorse docenti, rispetto alle quali la Direzione scolastica ha inoltrato richiesta di ampliamento all’Ufficio Scolastico Regionale.

SCUOLA DELL’INFANZIA
Al momento, per la scuola dell’Infanzia non sono state ancora pubblicate specifiche linee - guida nazionali, dalle quali dipendono scelte importanti di tipo organizzativo e didattico, per cui prosegue il lavoro di rete Scuola - Comune.
Anche la presidente della Fism di Pordenone, M. Antonietta Bianchi Pitter, rileva come non siano ancora pervenute disposizioni in merito all’impostazione delle attività nella scuola dell’Infanzia. Intanto si sta osservando la modalità di svolgimento per piccoli gruppi dei Punti Verdi.
Sono certamente indicative anche le linee guida della Federazione che sottolineano come tra i più piccoli non sia possibile mantenere il distanziamento previsto, ad esempio, per la primaria. I bambini devono poter giocare in libertà, sia pure per piccoli gruppi stabili e in spazi ben definiti.
Flavia Sacilotto

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