Papa Francesco: una esortazione scritta per i giovani dopo il sinodo loro dedicato
PAPA FRANCESCO "Christus vivit". Esortazione postsinodale ai giovani e a tutto il popolo di Dio
PAPA FRANCESCO "Christus vivit". Esortazione postsinodale ai giovani e a tutto il popolo di Dio, Commento di mons. Domenico Sigalini, Ed. Messaggero Padova 2019, € 2,50.
I documenti della Chiesa sono come gli ingredienti in cucina: servono alla cuoca per essere usati, impastati, amalgamati e cucinati al fine di nutrire. È la sorte (auspico buona) di "Christus vivit", il testo che papa Francesco ha consegnato ai giovani e a tutto il popolo di Dio al termine del Sinodo. Le Edizioni Messaggero Padova hanno pubblicato l’intero testo accompagnato, passo passo, dal commento di mons. Domenico Sigalini, presidente del Centro Orientamento Pastorale (COP) e ideatore del Servizio nazionale di pastorale giovanile della CEI. Il linguaggio di commento è nello stile sigaliniano: diretto, concreto, reale, asciutto, sferzante, includente (ovvero senza escludere nessuno da responsabilità, impegno, maniche da rimboccarsi sul campo).
Bergoglio chiede alla Chiesa, in modo particolare a quella in Italia, di pensare ai giovani né come oggetto e né come soggetto della pastorale. Ma solamente come giovani, senza indossare loro un abito che non gli appartiene.
Bergoglio in sostanza dice: incontrate i giovani per il gusto e desiderio di incontrarli, senza necessariamente parargli di Cristo. Lasciate che essi si raccontino, possano narrarsi nel loro vissuto. Sarà da questo ascolto che matura un dialogo, un confronto, uno scambio, una proposta. Ma questa non è primaria, perché se il giovane subodora la captatio per essere portato in chiesa, alza i tacchi e se ne va (come non dargli torto). È Cristo che attira, che scalda i cuori, Il § 230 lo considero come il cardine dell’intero testo: "Oltre al consueto lavoro pastorale che realizzano le parrocchie e i movimenti, secondo determinati schemi, è molto importante dare spazio a una "pastorale giovanile popolare", che ha un altro stile, altri tempi, un altro ritmo, un’altra metodologia. Consiste in una pastorale più ampia e flessibile che stimoli, nei diversi luoghi in cui si muovono concretamente i giovani, quelle guide naturali e quei carismi che lo Spirito Santo ha già seminato tra loro. Si tratta prima di tutto di non porre tanti ostacoli, norme, controlli e inquadramenti obbligatori a quei giovani credenti che sono leader naturali nei quartieri e nei diversi ambienti. Dobbiamo limitarci ad accompagnarli e stimolarli, confidando un po’ di più nella fantasia dello Spirito Santo che agisce come vuole".
Il testo edito da Messaggero merita di essere letto, condiviso, declinato in concreto.
Giacomo Ruggeri
Non sei abilitato all'invio del commento.
Effettua il Login per poter inviare un commento