La tempesta dei valori

La mutazione radicale dei valori portanti gli Stati e le società si è via via nascosta e dispersa nella molteplicità dei plurimi riferimenti esistenti tra i diversi partiti. E questo accade tanto in Francia come in Italia, come in Germania, che è pure la più resistente alla continuità dei valori.
Che significa mutazione dei valori?
Significa valutare in maniera diversa i punti di riferimento di un popolo.
In Italia, assistiamo a un’incertezza dilagante: il mutamento dei valori non ha portato ancora una stabilità di riferimenti, anche nuovi. D’altra parte, era impensabile che quei cambiamenti avvenuti in campo tecnologico, scientifico, digitale, non portassero anche una tempesta sui valori fondamentali, non trasformassero anche la giustizia, la Costituzione, la Consulta, la struttura del Parlamento.
Se questo tocca più direttamente le istituzioni interne, va, però, a modificare e cambiare profondamente anche gli istituti esterni, internazionali, dei governi, e gli equilibri tra gli Stati (la UE, la Nato). Di fatto, succede che i popoli d’Europa, proprio loro, non riescono a dare una ragione per le nuove etiche sul piano morale, per l’oggettività della legge.
Oggi trionfa l’urgenza di una nuova comprensione delle leggi e prima ancora delle istituzioni parlamentari perché proprio davanti a loro, in loro stesse è nata, è sorta una pressione verso la norma interpretata e quindi modificata, cambiata, considerata insieme agli altri sistemi di gestione dello Stato.
Diverso è anche il modo di porsi dinnanzi alla legge, riguardante qualsiasi campo. Così si sbaglia a parlare sempre di valori, come se fossero scontati nella nostra società. E in effetti, oggi non c’è un vero riferimento. I più sensibili all’azione politica hanno capito che stiamo "navigando a vista".
Neppure la Chiesa oggi riesce, in quanto struttura anche sociale, ad offrire dei servizi con un ascolto e un assenso da parte della popolazione. Per dirla con un esempio, basterebbe guardare a quello che avviene con i valori etici della comunità cristiana o di altre religioni.
Non solo: sono andati persi i riferimenti fondamentali sia all’interno della Chiesa sia all’interno della Repubblica. Lo dicono le difficoltà che attraversano i nuovi partiti, senza riuscire a riunirsi davvero, a formare delle vere e proprie coalizioni.
Si tratta di una delle tante battaglie che in politica si fanno ma qui vi è qualcosa di più, la difficoltà ad avere un obiettivo comune pur nella diversità di approccio ai problemi, coeso in una coalizione di governo. E’ complesso recuperare e legittimare la centralità delle relazioni e definire le buone relazioni rispetto a quelle che non lo sono. E’ un segno senza significato, alla fine, che i partiti e gli Stati non siano capaci di darsi almeno un ceppo di obiettivo comune così da non trovarsi a legiferare quando ancora non hanno trovato un accordo tra loro.
Che succederà di uno Stato in questa situazione? Certamente, chi ha ben chiaro il progetto da realizzare trova dei politici disposti a tradurre in pratica il progetto che dice di avere. Ma quando mancano i valori manca una identità, umana e culturale. E lo sparpagliamento di riferimenti e dei valori lascia il Paese senza uno "spirito", senza respiro.