Troppo sale fa male
Il sale: esagerare fa male, danneggia la salute. Il nutrizionista Andrea Maccioni ci indica 5 vie preventive
Dal 12 marzo al 18 marzo si è svolta la Salt Awareness Week 2018, Settimana mondiale di sensibilizzazione per la riduzione del consumo alimentare di sale. Giunta ormai alla 10ª edizione, è stata promossa da un’associazione a cui aderiscono un centinaio di paesi di diversi continenti, la WASH, World Action on Salt and Health. Nata nel 2005, lo scopo è migliorare la salute incoraggiando le aziende alimentari multinazionali a ridurre il sale nei loro prodotti e sensibilizzare i Governi ad adottare misure lungo questo percorso.
LE PATOLOGIE Ormai è constatato che un consumo eccessivo di sale determina diversi problemi alla salute. Il più diretto è l’aumento della pressione arteriosa con conseguente aumento del rischio di insorgenza di gravi patologie cardio-cerebrovascolari correlate all’ipertensione, quali infarto del miocardio e ictus cerebrale. L’introito del sale in eccesso è stato associato anche ad altre malattie quali tumori dell’apparato digerente, in particolare quelli dello stomaco e malattie cronico-degenerative come osteoporosi e malattie renali.
SIN DA GIOVANI In Italia è sicuramente aumentata la consapevolezza che l’abuso del sale è nociva, ma sono in molti a pensare che l’attenzione al consumo non riguardi i giovani e i giovani adulti. In sintesi c’è ancora l’erronea convinzione che da giovani il sale in eccesso non faccia male e che per la sua riduzione c’è sempre tempo. E’ invece fondamentale limitare l’introito di sale a tutte le età. I genitori devono iniziare già dall’infanzia a stare attenti agli alimenti ricchi di sale per evitare gli eccessi e abituare i propri figli ad un gusto derivato da un livello di sale accettabile, facilitandogli, da adulti, un’alimentazione adeguata e corretta.
LE 5 VIE A TAVOLA Il tema della Settimana del Sale di quest’anno è "5 ways to 5 grams", "5 vie per 5 grammi": ovvero 5 modi per non superare la quantità di sale di 5 grammi raccomandata dall’OMS in maniera facile.
Vediamo queste 5 vie: la prima serve anche ad educare i nostri bambini, consiste nell’eliminare dal nostro tavolo la saliera. Una tentazione in meno. Utilizzando meno sale avremmo l’impressione di mangiare cibi e pietanze meno saporite, soprattutto nei primi tempi è consigliabile utilizzare spezie ed erbe aromatiche: questa è la seconda via. La terza riguarda le verdure e i legumi in scatola: sciacquandoli in acqua corrente elimineremo l’eccesso di sale. Diamo la preferenze ai legumi secchi o freschi e alla verdura fresca, moderiamo il consumo di salumi e formaggi. Prendiamo l’abitudine di leggere le etichette, potremo scegliere i prodotti meno salati.
Per ultimo ma non meno importante, poiché pane e cracker, pizza e altri prodotti da forno sono quelli che apportano più sale nella nostra dieta, scegliamo quelli che ne hanno meno.
Andrea Maccioni, Biologo Nutrizionista
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