Il nutrizionista: l’ideale è il condimento vegetale o a base di pesce con i grassi giusti
A pranzo cereali e loro derivati in forma integrale o semintegrale
Il pranzo dovrebbe essere uno dei pasti principali della giornata da gustare in serenità, ancor meglio se in famiglia. Tradizionalmente è il pasto a cui si dedica più attenzione e cura per la preparazione e più tempo per consumarlo. Purtroppo in questi ultimi decenni, per diversi motivi il tempo che gli si dedica è in continua diminuzione. Trasformato così in un pasto veloce, spesso consumato distrattamente. Sempre più frequentemente lo si consuma fuori casa. I più fortunati hanno a disposizione una mensa: scolastica o aziendale. Altri si accontentano di locali come bar, ristoranti, trattorie ecc. Qualcuno riesce a portarsi a lavoro la classica schiscetta da casa. Al di là di dove venga consumato il pranzo, per una corretta alimentazione, questo pasto dovrebbe avere una caratteristica essenziale: essere nutriente. Nutriente non vuol dire ricco di calorie, bensì ricco e completo di tutti gli elementi di cui abbiamo bisogno: dei tre macronutrienti (carboidrati, proteine, grassi) e di tutti gli altri micronutrienti che ci occorrono: vitamine, minerali e fibra e di tutti gli altri microelementi essenziali.
COME FARE Per garantirci questi apporti possiamo consumare i cereali e i loro derivati meglio se in forma integrale o semintegrale: ottima la pasta ma anche il riso la polenta o i cereali in chicco (grano, farro, avena, orzo ecc.), del buon pane. Il condimento è bene che sia leggero per non appesantire la digestione. Per i cosiddetti primi, ma anche per i piatti unici l’ideale sarebbero condimenti vegetali o a base di pesce con la giusta quantità di grassi (ottimo l’olio extra vergine d’oliva). Liberare la fantasia e il gusto scegliendo verdure e ortaggi di stagione per paste, risotti, zuppe.
L’estate è anche il periodo degli ortaggi ottimi compagni dei cereali per comporre appaganti piatti unici. Con la nostra vita sedentaria dobbiamo fare i conti con le entrate energetiche. Cerchiamo di rivedere il "tradizionale" schema di pranzo con primo, secondo contorno e a volte la frutta, modello solo per qualche occasione conviviale. Nel quotidiano accontentiamoci di gustosi e sazianti piatti preferibilmente unici ma completi, a seguire un generoso piatto di verdure od ortaggi, finendo con la frutta. Un pranzo del genere è nutriente e non appesantisce, consentendo la ripresa del lavoro senza sonnolenza. Un altro aspetto non meno importante della pausa pranzo è garantirsi un piccolo riposo subito dopo averlo consumato. Basterebbe un relax di almeno 10 minuti per riprendere vigore. Il segreto è staccare dal mondo. Spegnere la tecnologia e stare con noi stessi in una posizione comoda, non necessariamente sdraiati, per leggere un libro o sfogliare un giornale in massimo relax, o, come dicevano gli antichi della scuola medica salernitana: dopo pranzo, riposa o cammina molto lentamente.
Andrea Maccioni
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